Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 20 aprile 2024

Preghiera alla Vergine dall'Appello del Card. Burke / Dal 12 marzo al 12 dicembre 2024

Continuo a ricordare la preghiera ogni giorno fino al termine della novena [qui - qui]. Posto che il blog è uno strumento di comunicazione agile e immediata ma fagocita inesorabilmente i testi. Cliccare sull'immagine per ingrandire

venerdì 19 aprile 2024

Chiusa la mostra oscena di Carpi. Comunicato stampa

Sull'increscioso caso della mostra blasfema di Carpi, ricevo e pubblico. Precedenti qui - qui. Da notare che la Curia di Carpi ancora una volta si distingue per una posizione che definire non adeguata è un eufemismo qui

Chiusa la mostra oscena di Carpi. Comunicato stampa

Comunicato stampa
"Mostra 'Gratia Plena', la Curia di Carpi Rifletta sui Propri Errori. Chiediamo Chiarezza sull'aggressione a Saltini"

In relazione all'odierno comunicato della Diocesi di Carpi circa la chiusura anticipata della mostra "Gratia Plena" di Andrea Saltini, riteniamo importante offrire un'altra prospettiva che riflette le osservazioni e le testimonianze documentate raccolte durante il periodo di esposizione.

Contrariamente a quanto riportato dal comunicato, desideriamo evidenziare che le reazioni al contenuto della mostra da parte dei visitatori è stata pacifica. Le manifestazioni dei gruppi etichettati come "ultracattolici" sono state caratterizzate solo ed esclusivamente da azioni pubbliche del tutto non violente, limitandosi principalmente alla recita del Santo Rosario, a lettere dei fedeli alla Curia di Carpi cui nessuno ha mai risposto, alla petizione di ProVita e Famiglia con le 31.000 firme raccolte in poco tempo, ai manifesti affissi, e al camion vela che ha circolato per le strade di Carpi e di Modena per chiedere di porre fine alla mostra blasfema. Non era mai successo che da tutta Italia si levasse un così forte grido di sdegno di fronte a un’operazione tanto maldestra e scandalosa.

Liberaci dal flagello dei cardinali e vescovi da bar

L'articolo che segue rispecchia perfettamente la situazione attuale nella Chiesa.
 Liberaci dal flagello dei cardinali e vescovi da bar

Tragicamente, i fedeli sono abituati a politici cattolici che scelgono i temi a cui aderire nell'insegnamento della Chiesa. Il caso più noto è quello dell'attuale presidente americano, che usa tutti i poteri del governo per promuovere l'agenda LGBTQ e una politica di aborto fino alla nascita di tipo nordcoreano, pur affermando di essere un "devoto cattolico" e ricevendo la Santa Comunione.

Il cardinale Wilton Gregory, arcivescovo di Washington, ha recentemente definito il presidente "molto sincero nella sua fede". Tuttavia, l’ha anche definito un "cattolico da bar" che va a “scegliere” solo quelle parti del cattolicesimo che si adattano alla sua agenda politica.

Quando l'aborto diventa valore in sé

Si assiste ogni giorno a pseudo-dibattiti penosi nei quali viene tolta la voce – interrompendolo con disprezzo: penso ad es. a Borgonovo silenziato dalla Panella su La7 – a chiunque osi difendere il recente emendamento che si limita a favorire servizi consultoriali per le donne che abbiano bisogno di aiuto per non abortire. Sui media è una situazione ricorrente non poter uscire dal pensiero unico incistatosi ovunque. In questo caso i sinistrati di sinistra pretendono che la loro intransigenza significhi difendere le donne tout court. Purtroppo nessuno contrasta l'aborto; ma, secondo loro, quello che chiamano diritto deve diventare obbligo anche per chi, potendo, sceglierebbe la vita.

Quando l'aborto diventa valore in sé

Ma che vuoi che siano i diritti sociali (lavoro, sicurezza sul lavoro, sanità, accessibilità ai servizi), che vuoi che sia il diritto del popolo alla propria autodeterminazione, che vuoi che sia l’aspirazione del popolo alla pace e a non essere coinvolto in guerre non sue? Niente, zero assoluto rispetto all’aborto considerato diritto umano a prescindere. Quando la stessa legge 194 non sancisce la libertà di abortire ma impegna lo Stato a garantire «il diritto alla maternità cosciente e responsabile», a riconoscere «il valore sociale della maternità e tutela la vita umana dal suo inizio».

Per questo nascevano i consultori (in cui ho lavorato per due anni appena istituiti): rendere consapevole il percorso alla maternità e non invece come mero strumento di ratifica dell’intenzione di procedere all’interruzione di gravidanza. Perché per molte donne la decisione di abortire non è affermazione di libertà, ma risposta dolorosa e sofferta a una condizione di difficoltà sociale e spesso anche morale. Invece per il mondo cosiddetto progressista, che va dal Pd alla Bonino dai 5stelle ai Verdi, l’aborto è diventata bandiera di libertà della donna, per cui neanche lasciarsi sfiorare dall’idea che quasi sempre la donna vive questa drammatica decisione come rimedio disperato e non, come invece bellamente amano riempirsi la bocca questi presunti difensori di diritti, come affermazione di libertà.

Preghiera alla Vergine dall'Appello del Card. Burke / Dal 12 marzo al 12 dicembre 2024

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giovedì 18 aprile 2024

Tommaso d'Aquino come mistagogo della Santa Messa nel Rito tradizionale

Nella nostra traduzione da Rorate Caeli la recensione — Commentari sulla messa di San Tommaso d'Aquino — di un libro (Urban Hannon: Thomistic mystagogy / Mistagogia tomistica) che presenta l'Aquinate da una prospettiva inizialmente insolita, cioè come mistagogo della Santa Messa nel Rito tradizionale, nel quale l'ha trovata essenzialmente e nella quale fino ad oggi non è quasi cambiata per i cattolici fedeli alla tradizione. Ne accennavamo qui, col desiderio di approfondire. Ed ecco, per ora, ci accontentiamo di un'altra recensione; ma si tratta di una recensione di grande pregio, tradotta dal tedesco dal prof. Kwasniewski. Sarebbe auspicabile la traduzione del libro in italiano, della quale potremmo farci carico noi d'intesa con lo stesso prof. Kwasniewski.

Tommaso d'Aquino come mistagogo della Santa Messa nel Rito tradizionale
Una recensione del libro sulla mistagogia tomistica di Clemens Victor Oldendorf di Tomistica mistagogia di Urban Hannon : Commentari sulla messa di San Tommaso d'Aquino. Tradotto dal tedesco da Peter Kwasniewski.
Nato nel 1225, San Tommaso d'Aquino è morto 750 anni fa, lo scorso 7 marzo. Chi osserva il calendario liturgico che corrisponde al tradizionale rito romano celebra ogni anno la festa di San Tommaso d'Aquino in questa data e quindi l'ha celebrata poco più di un mese fa.

In occasione di una rievocazione storica così rilevante, è opportuno rivedere scrupolosamente la vita e gli insegnamenti del Doctor Communis, e tale approfondimento potrà essere molto intenso, perché durante il prossimo anno ricorderemo l'800° anniversario della nascita di questo autorevole insigne teologo dell'ordine domenicano. Nel 2024 e nel 2025 avremo ancora una volta un doppio giubileo senza soluzione di continuità per San Tommaso d’Aquino e tutti coloro che lo venerano e attingono alle sue conquiste filosofiche e teologiche.

Non abbiate paura / don Elia

Pax vobis. Ego sum. Nolite timere
(Lc. 24, 36). 
 
«Pace a voi. Io sono. Non temete».
Nel narrare l’apparizione di Gesù risorto agli Apostoli avvenuta nel Cenacolo la sera del giorno di Pasqua, san Luca riporta, oltre all’augurio riferito anche da san Giovanni (cf. Gv 20, 19), pure un’affermazione di capitale importanza e un’esortazione quanto mai opportuna.
Sant’Ambrogio (Expositio Evangelii secundum Lucam, X, 171) osserva che non sussiste discordanza tra i due Evangelisti, in quanto l’uno segue l’ordine fattuale degli avvenimenti, l’altro si eleva alla contemplazione del mistero che in essi si è manifestato.

Ben prima degli Illuministi con la loro vacua saccenteria, i Padri avevano notato – come chiunque può fare – le discrepanze esistenti tra i diversi racconti riguardanti la Risurrezione e le avevano spiegate in modo convincente. Ancora oggi sedicenti biblisti, negandone il carattere storico, pretendono di interpretarli come esposizioni storicizzanti di esperienze puramente interiori, contraddicendo così due millenni di insegnamento costante; è presto detto a chi è più ragionevole dare ascolto.

Preghiera alla Vergine dall'Appello del Card. Burke / Dal 12 marzo al 12 dicembre 2024

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mercoledì 17 aprile 2024

Indice articoli su Dignitas infinita

Indice articoli su Dignitas infinita
Precedenti di rilievo sull'equivoca ideologia della dignità dell'uomo

Il processo a Galilei: cosa è successo davvero?

Francesco Agnoli: Da una chiacchierata con il cardinale Barndmüller, grande storico, e dagli studi sul caso Galilei... "Dubia" su Bergoglio, ma certezze su Galilei. Precedente su Galileo Galilei qui.
Il processo a Galilei: cosa è successo davvero?

In uno dei più celebri e discussi processi della storia, quello a Galileo Galilei, la Chiesa aveva le sue ragioni dal punto di vista scientifico, mentre lo scienziato pisano ne aveva altrettante dal punto di vista teologico e dell’esegesi biblica. In altre parole, Galilei presentò come prova inoppugnabile della teoria copernicana le maree, sbagliando di grosso, e non arrivando mai a provare ciò che sosteneva a riguardo dell’ipotesi copernicana; però, a differenza dei teologi del sant’Ufficio, seppe “molto giustamente distinguere tra l’inerranza della Sacra Scrittura e la capacità di errare dei suoi interpreti” (Walter Brandmüller, Eventi eloquenti. L’agire della Chiesa nella storia, Editrice Vaticana, 2014).