Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 25 marzo 2012

Le porte restano aperte. Preghiamo per la restaurazione della Chiesa

Apprendiamo da Riposte Catholique, by Summorum Pontificum. Ci si allarga il cuore, condividiamo le considerazioni di don Schmidberger, le speranze e ci uniamo anche noi alle preghiere.

Oggi, Domenica, in una lettera letta in tutte le cappelle e luoghi di culto serviti dalla Fraternità Sacerdotale San Pio X in Germania, don Franz Schmidberger, superiore del distretto tedesco della FSSPX, ha ricordato la portata delle richieste di Roma a Mons. Fellay durante il suo ultimo incontro col card. Levada e la risposta che deve esser data dalla Fraternità entro il 15 aprile prossimo. [Espressa nei seguenti termini: «è stata consegnata una lettera con dichiarazioni in cui ci viene richiesto in via definitiva di esprimerci in modo più positivo sul preambolo dottrinale del 14 settembre 2011 di quanto non sia stato risposto fino a ora»].

Nonostante gli aspetti sgradevoli della procedura, padre Franz Schmidberger ritiene che possa essere trovata una soluzione soddisfacente. Egli ritiene che questa, se effettivamente si realizzasse, rinforzerebbe considerevolmente coloro che, oggi nella Chiesa, si adoperano per la sua restaurazione. Nel caso contrario, essi sarebbero piuttosto indeboliti. Don Schmidberger conferma l'importanza dell'accordo tra Roma e la FSSPX, non solo per essa stessa, ma per tutta la Chiesa cattolica.

Per questo si chiede ai fedeli tedeschi delle cappelle della FSSPX - richiesta che ben può essere estesa al di là delle frontiere tedesche e oltre la stessa Fraternità San Pio X -, di pregare con insistenza per liberare la Chiesa dalla crisi nella quale oggi essa permane.

Questa analisi si riallaccia in definitiva a quelle che avevamo espresso lo scorso 16 maggio dopo l'incontro tra Mons. Fellay e il card. Levada, analisi condivisa da Jean-Marie Guénois, rinforzata dalle conferme di Mons. Bonfils e dalla lettera aperta di don Nicola Bux. Da entrambe le parti restano dunque aperte le porte e, per la Chiesa, un'autentica speranza di restaurazione.

34 commenti:

Fraternitas ha detto...

Deo gratias!
Si è accesa una luce e che rifulga ancor di più...

Luisa ha detto...

Io non sono una fedele della Fraternità di San Pio X ma con tutto il cuore prego affinchè una soluzione positiva e costruttiva sia trovata con una collocazione canonica che dia alla Fraternità tutta l`autonomia sufficiente e necessaria per non dipendere dai vescovi che sappiamo quanto le siano ostili.
Vedo le divisioni interne alla Fraternità e non me ne stupisco, non ci sono forse divisioni nella Chiesa e fra i tradizionalisti stessi?
Dopo così tanti anni passati a lottare, ad affrontare l`ostilità e anche l`odio, a difendere con forza e coraggio la propria Fede che non è altro che quella professata della Chiesa fino al Vaticano II, posso capire le inquietudini e anche certe iniziali resistenze, sono invece sconcertata quando leggo certe posizioni intransigenti e "estremiste".
Non mi riesce difficile, purtroppo, immaginare l`eventualità che una parte dei fedeli della FSSPX non seguino Mons. Fellay se la risposta sarà quel "sì" che spero, ma se è il "no" ad arrivare altri rischiano di andarsene perchè quel "no" sembrerà loro inaccettabile e insopportabile, perchè sanno che QUESTO è il momento, QUESTO è il Papa, QUESTA È la Chiesa di Cristo.

Milanes ha detto...

Vedendo come vanno le cose a Roma, dopo decenni di trappole e finti riavvicinamenti, trovo difficile fidarmi ancora di queste persone.
Prego che Mons. Fellay non cada in qualche trappola, anche se ho piena fiducia nella sua capacità direttiva.

bernardino ha detto...

Se cosi' sara', che Dio sia lodato. Infatti Gesu' ci ha promesso che non abbandonera' mai la Sua Una e Santa Chiesa. Preghiamo la SS.ma Madre affinche' cio' si avveri e la Santa Chiesa possa cantare nella Grande veglia l'Alleluja. La grande veglia comincia nel buio totale e finisce nella luce piu' immensa. Deo Gratias.

don Camillo ha detto...

Mi rallegro, ma convenite con me che le suggestioni che arrivano si oppongono con ferocia. Certo è che don Franz Schmidberger, è un personaggio chiave vicinissimo a S.E.Mons. Fellay. Questa sua iniziativa è un atto concreto visibile assolutamente sorprendente.

Anonimo ha detto...

Colpisce la convergenza di questa iniziativa del primo successore di Lefebvre con quella di don Bux. Anche Fellay, secondo un'informazione data pubblicamente dal (solitamente bene informato) Tornielli, durante l'incontro con Levada ha affermato che non ci sono problemi sui principi del Preambolo.

Il che vuol dire che lo accettano, e finalmente finirà questa babele generale e perniciosissima.

Questo desiderano tutti i cattolici: lo splendore della Santa Chiesa Cattolica, nell'unità, con Pietro e sotto Pietro!

La santità del Papa Benedetto XVI, "umile lavoratore nella vigna del Signore", fa miracoli.

Rafminimi13 ha detto...

Luisa carissima,
(per caso sei la stessa "Luisa" di MiL, Che si cura con la medicina alternativa? In tal caso, mi piacerebbe se potessimo continuare il confronto, anche su tale tema) Tu scrivi: "Non mi riesce difficile, purtroppo, immaginare l`eventualità che una parte dei fedeli della FSSPX non seguino Mons. Fellay se la risposta sarà quel "sì" che spero, ma se è il "no" ad arrivare altri rischiano di andarsene perchè quel "no" sembrerà loro inaccettabile ed insopportabile".
Senti, come già ho avuto modo di scrivere tempo fa, qualunque scelta sia fatta, mi auguro e spero che, coloro i quali, in coscienza, non se la sentano di seguirla, tale scelta, (QUALUNQUE essa sia) siano lasciati liberi, senza imposizioni o altro, di potersene andare e di potersi ri-oganizzare, per conto proprio, senza anatemi reciproci. IN ALTri termini, che ci si contuni a considerare, se non proprio fratelli, quanto meno "Commillitoni", che combattono la stessa guerra, da postazioni ed in compiti diversi
DIO ci benedica
Rafminimi13@libero.it

don Camillo ha detto...

Tornielli ben informato? Simon non dire stupidaggini. La potenza della "santità" di B16? Mah! Diciamo che c'è ancora tanto da pregare. E diciamo anche anzi preghiamo tanto che la Santissima Annunziata ci faccia questa Grazia nonostante tutto.

Milanes ha detto...

Simon anche qui?!
Se questo è il caso, mi astengo dal partecipare alle discussioni, onde non scivolare nell'insulto.
Arrivederci...vedo che certe posizioni fanno scuola ovunque.

Luisa ha detto...

Tornielli in un articolo dopo l`incontro di Mons. Fellay con il card. Levada ha scritto che il Superiore della Fraternità non aveva problemi con il Preambolo in sè ma con le sue applicazioni, è effettivamente ancora una parola riportata da un giornalista, usando probabilmente il condizionale, non mi ricordo con esattezza e non ha importanza, quel che conta, la sola "cosa" che conta, sarà la risposta UFFICIALE della Fraternità, in attesa possiammo correre dietro gli indizi, pessimisti o ottimisti che siano, senza però dimenticare di pregare affinchè e Mons. Fellay E il Papa,per il bene della Chiesa tutta, possano accordarsi passando sopra le pressioni che, non ho dubbi, stanno subendo.

Anonimo ha detto...

Per Rafminimi,
grazie del tuo contributo.
Quanto a Luisa, è la stessa, ma mi meraviglio che la associ ad una delle leggende metropolitane sparse dai disturbatori che tallonano lei e chi diffonde la verità.
Purtroppo è una piaga dei blog moderati in maniera unidirezionale: i famosi "conservatori conciliaristi", che si sono spacciati per tradizionalisti ed hanno tratto in inganno molti.

Ma ora molte cose stanno venendo allo scoperto su tuti i fronti e credo sia un bene!

Luisa ha detto...

Caro Milanes, non so che cosa fa dire a don Camillo che dietro anonimo, si cela SdC, è possibile, ma son certa che la moderazione saprà essere attenta a non far passare commenti provocatori o di puro disturbo, il che non significa evitare il confronto, purtroppo è vero che con taluni un confronto nei limiti del rispetto reciproco è impossibile, in quel caso, almeno qui sappiamo di aver una moderazione attenta.

Approffitto del commento di Milanes per dire la mia sorpresa e delusione nel non vedere più i commenti di Dante Pastorelli.
Spero che stia bene, che non abbia problemi di salute.
Da sempre leggo i suoi commenti con grande interesse, ho imparato molto con lui e grazie a lui.
Dante, se mi leggi, mi dai tue notizie?
Credo di non essere smentita se dirò che i tuoi contributi sono preziosi anche a questo blog!

don Camillo ha detto...

All'inizio pensavo fosse Carradori a scrivere, poi il finale, la "firma"... l'ha messa... e la ho capito ... che è lui!

:)

Ho allentato la tensione... Mi sento molto ottimista questa mattina!

Rafminimi13 ha detto...

Luisa carissima,
(per caso sei la stessa "Luisa" di MiL, Che si cura con la medicina alternativa? In tal caso, mi piacerebbe se potessimo continuare il confronto, anche su tale tema)
Per me, cara mic, visto che io e trutta la mia vasta tribù familiare ci curiamo (con successo) con la medicina alternativa da oltre tre decenni, ciò non è un punto di demerito.

bernardino ha detto...

Prof. Pastorelli, da un po' di tempo non vedo piu' tuoi commenti sul blog, spero che tu stia bene in salute e di poterci ricommentare in seguito, per ora ti mando tanti auguri di una Santa Pasqua.

Anonimo ha detto...

Caro Raf,
non lo considero assolutamente un punto di demerito nemmeno io. Soltanto che è una di quelle notazioni personali messe in campo, se non ricordo male, in chiave purtroppo polemica e del tutto arbitraria, mi era parso in quel momento.

Anonimo ha detto...

Io penso e spero che Dante ci stia leggendo.

Proprio ieri, pur nel rammarico di non incontrarlo, mi veniva da sorridere perché - se ci ha letti - so già quel che pensava e che avrebbe detto ;)

Anche a me mancano molto soprattutto le sue riflessioni 'sapienti', ma anche quelle 'puntute' che, sono sicura, sarebbero arrivate anche a me...
Ma il ragazzo non sembra voglia ripensarci e ne sono molto dispiaciuta.

Anonimo ha detto...

Le parole sono scelte con molta cura e sembrerebbero "preparare il terreno" per un accordo.

Anonimo ha detto...

Si potrebbe dedurre che il distretto tedesco sia incline ad un accordo più che quello francese.Le varie sensibilità in seno alla Fraternità riflettono certamente le diverse realtà locali con le quali ci si scontra,e quello che appare estremismo é talvolta dovuto alla maggiore virulenza con la quale si viene attaccati o al maggiore degrado spirituale imperante.E il distretto italiano?Ieri la bella omelia di Don Pierpaolo non sembrava lasciare molto spazio all'ottimismo,incentrata com'era sui principi (dottrinali,non pastorali) del magistero vatican secondista assolutamente in contrasto con la Dottrina Tradizionale.Un caso?Sembra quasi che si stiano preparando i fedeli all'eventualità di un mancato accordo.Spero tanto di essere in errore perché troppo pessimista.
Psig

Luisa ha detto...

Buongiorno Rafminini, non si è sbagliato, ma ha ragione mic, quella notazione mi porta a tempi oramai lontani durante i quali un blogger angelico, con malevolenza e anche grande ignoranza, si ridicolizzava considerando diabolici omeopatia e fitoterapia, ognuno sceglie come prendere cura del bene prezioso che è la salute del corpo, avendone una visione globale e senza dimenticare tutte le connessioni, corpo, psiche, spirito!
Le auguro una buona giornata.

Anonimo ha detto...

Ragazzi! il detective in tonaca (?) piuttosto teso si sbaglia, è giusto saperlo.

Sono un passante che come tanti spera in questa riappacificazione.
Son papista e non me ne pento.

Trovo eloquenti i vostri stati d'animo. Good Bye!
Anonimo di ieri 22:54

bernardino ha detto...

Gent.ma MIC., in che modo dobbiamo interpretare la lettera , letta nelle Cappelle e luoghi di culto della FSSPX, domenica 25 marzo, dal superiore della Fraternita tedesca in Germania Don Franz Schmidberger. Gradirei un tuo commento piu' chiaro possibile.

Anonimo ha detto...

A me sembra venga un segnale incoraggiante dalla consapevolezza che dimostra Schmidberger - e quindi anche mons. Fellay - del grande vulnus per TUTTI coloro che amano e vivono la Tradizione, in caso di negativa conclusione degli accordi. Dio non voglia!

Infatti, le difficoltà con la chiesa non conciliare ma conciliarista, non riguardano solo la Fraternità, ma coinvolgono tutti coloro che ormai sono ben consapevoli della 'rottura' spacciata per "riforma nella continuità". E, purtroppo, questa continuità è continuamente invocata proclamata (come nell'ultimo discorso del Papa ai vescovi francesi convocati a Lourdes); ma, di fatto, non dimostrata. Essa è dimostrabile solo con formulazioni veritative e autoritative dei punti controversi, che siamo in molti ad attendere.
Prima o poi arriveranno...

L'Anonimo passante trova i nostri stati d'animo eloquenti?
Attesa e speranza essi esprimono e vorrei precisargli che anche noi siamo papisti, ma non papolatri...

Livio Sterlicchio ha detto...

@ Luisa
Questa NON è la Chiesa di Cristo: questa è la Chiesa del CVII.
@ Mic
Sarebbe come dire: "Così è, se vi pare" " scurdàmmece o passate" e speriamo nella Provvvidenza.
Non mi sembra una buona medicina per curare il male. E' necessario mettere in luce tutti i lati oscuri, epurare, chiedere ammenda e riprendere la corretta via.

Luisa ha detto...

"Trovo eloquenti i vostri stati d'animo."

Eloquenti?
Io di eloquente vedo il giudizio di una persona che si qualifica "un passante" ma che, nel tempo del suo passaggio, ha capito tutto dello stato d`animo di tutti, stati d`animo che evidentemente sono gli stessi per tutti!
Ma per favore!
Penso siano più che palesi, anche su questo blog, i DIVERSI stati d`animo, le DIVERSE attese, speranze o inquietudini, i DIVERSI modi di esprimerle.
Mettere tutti nello stesso cesto, fare quel tipo di scorciatoia, invece, la dice lunga sulle simpatie, antipatie e pregiudizi del "passante"

don Camillo ha detto...

Passante anonimo, le sue parole sono più che condivisibili, siamo cattolici pertanto non possiamo che gloriarci di essere sotto la tutela del Vicario di Cristo, FSSPX compresa visto che pregano UNA CUM. Mi permettevo di cedere in una voluta presunzione ironica. Lei è di passaggio ma noi siamo bloggisti di lungo corso. Le sue parole mi han fatto pensare al un amico, che utilizza spesso il finale del suo pensiero, solo per sfottere o per rimarcare in modo assai malevole (molte volte, ma devo dire, non sempre) la nostra passione per la Verità cattolica di cui il Papa è custode, non padrone. Don Franz, la sua iniziativa che coinvolge tutta la Germania e le nazioni germanofile, mi ha fatto ben sperare, semplicemente.

Saluti cordiali e sinceri, speriamo di poterla ri-leggere.

Catholicus ha detto...

Don Franz, la sua iniziativa che coinvolge tutta la Germania e le nazioni germanofile, mi ha fatto ben sperare, semplicemente.


Il tenore di quel che dice Don Franz, coinvolge ben oltre la Fraternità, perché fa capire quanto essa non pensi solo a se stessa, ma si preoccupi della salus animarum. Del reso anche chi scrive qui si preoccupa di tutta la Chiesa e non solo della Fraternità.

La posizione tenuta fino ad oggi dalla FSSPX ha comunque influenzato in modo decisivo il corso passato così come influenzerà quello ulteriore dei dibattiti sui problemi creati dal concilio, per i quali, come notato giustamente dal precedente articolo, non sembra riconosciuta sufficiente attenzione.
Si notano infatti spazi di scontro piuttosto che di discussione.
Gli sviluppi li dirà la storia futura, ma molti semi sono stati lanciati.

Anonimo ha detto...

Gradirei un tuo commento piu' chiaro possibile.

Caro Bernardino,

mi sembra di essermi già espressa in più di un post.

Comunque, innanzitutto nella formulazione della lettera si vede chiaramente uno spiraglio in positivo:

1) la richiesta di Roma è sì secca (sgradevole) e ultimativa, ma non sembra chieder più un'adesione TOTALE al preambolo, ma un pronunciamento "più positivo". Certo è un linguaggio, come siamo abituati a vedere nell'ecclesialese curiale, che è suscettibile di plurime interpretazioni.
Quella che ne dà Don Schmidberger - che certamente nasce da una conoscenza più approfondita delle cose - vede la possibilità di una soluzione soddisfacente.

2. Non solo, ma esprime, chiara, la consapevolezza di quanto il bene della Chiesa e delle anime verrebbe messo a rischio da un mancato accordo.
Ed è la prima volta che vedo riconosciuti da qualcuno le nostre sofferenze, le nostre attese, il nostro impegno, le nostre speranze per la Chiesa, con la chiara considerazione che la nostra posizione ne risulterebbe indebolita.
Addirittura il fatto che egli parli poi di scoraggiamento (oltre che di indebolimento) mi fa vedere anche una maggior premura pastorale: non c'è l'attenzione solo alla situazione, ma anche alle persone, alle anime, come ogni Pastore dovrebbe avere...

Tenendo conto che nelle nostre attese e nelle nostre speranze, c'è anche la fame di Verità e il disorientamento della presente generazione e di quelle che verranno.

Io ne sono rimasta toccata, come sono toccata dall'amore per tutta la Chiesa che traspare da tutte le sue parole.

Un vicino attraverso il mare ha detto...

Miei cari amici,

La Chiesa non sarà restaurata tramite la regolarizzazione della FSSPX, né da loro accettando gli errori conciliari, ma da Roma ritornando alla Verità, che è la Santa Tradizione.

Voglia Dio che sia presto!

Anonimo ha detto...

La Chiesa può essere restaurata ripareggiando la verità, come dice Romano Amerio; ma, se la Fraternità non 'entra' canonicamente, non la vedo così semplice.
Se manca la 'pastorale' corrispondente, lo iato generazionale già esistente non farà che aumentare.
Potrebbe non essere il giusto discernimento. Ma è così che la vedo. E, comunque, il Signore sa...

it ha detto...

Molti di voi lodano giustamente la prudenza e l'equilibrio di Mons. Fellay, che anch'io ammiro e stimo (da non aderente FSSPX).
Tuttavia vorrei farvi notare che le posizioni di Mons. Fellay non sono discordanti da quelle degli altri vescovi e sacerdoti della F., basta rileggere svariate interviste da lui rilasciate, ad es. dove così si esprime circa la santa battaglia per la Tradizione:
"Non si può pretendere che Dio doni la vittoria senza chiedere agli uomini d’arme di dare battaglia, è una forma di diserzione!"
(Santa Giovanna d’Arco)
E' citando Giovanna d'Arco che Mons. Fellay ribadì in questa intervista del 28 novembre 2011 la netta posizione della FSSPX da mantenere con Roma riguardo il Preambolo dottrinale.
...."Volere la fine della crisi senza sentirsi interessati o implicati significa non amare davvero la Chiesa. La Provvidenza non ci dispensa dal compiere il nostro dovere di stato là dove essa ci ha posto, dall’assumere le nostre responsabilità e dal rispondere alle grazie che ci ha accordato."
.......

it ha detto...

Con grande chiarezza e fermezza egli si esprime circa il MOTIVATO timore che la FSSPX sarà fortemente intralciata nella sua azione pastorale dai veescovi modernisti (che detengono il potere effettivo come sapete):
L’opposizione dei vescovi.
Ma anche se la Fraternità San Pio X ottenesse da Roma uno statuto canonico, non potrebbe offrire alcuna soluzione sul campo, malgrado tutto, poiché i vescovi vi si opporrebbero, come hanno fatto col Motu Proprio sulla Messa tradizionale.
Questa opposizione dei vescovi nei confronti di Roma si è espressa in maniera sorda ma efficace riguardo al Motu Proprio sulla Messa tridentina e continua a manifestarsi ostinatamente da parte di certi vescovi a proposito del pro multis del canone della Messa, che Benedetto XVI, conformemente alla dottrina cattolica, vuole che si traduca con “per molti” e non con “per tutti”, come nella maggior parte delle liturgie in lingua volgare. In effetti, certe conferenze episcopali persistono nel mantenere questa falsa traduzione, come recentemente in Italia.
Così è il Papa stesso che fa esperienza di questa dissidenza di molte conferenze episcopali, su questo argomento e su molti altri, e questo può permettergli di comprendere facilmente l’opposizione feroce che la Fraternità San Pio X incontrerà immancabilmente da parte dei vescovi nelle loro diocesi.
Si dice che Benedetto XVI desideri personalmente una soluzione canonica; occorrerà anche che voglia usare i mezzi che la rendano realmente efficace.
[badate a quel >"VOGLIA USARE"....]
È in ragione della gravità della crisi recente che Lei ha indetto una nuova crociata del Rosario?
Domandando queste preghiere, ho voluto soprattutto che i sacerdoti e i fedeli fossero più intimamente uniti a Nostro Signore e alla Sua Santa Madre, con la recitazione quotidiana e la meditazione profonda dei misteri del Rosario. Noi non siamo in una situazione ordinaria, che ci permetterebbe di accontentarci di una mediocrità abitudinaria. La comprensione della crisi attuale non si fonda sulle voci diffuse via internet, come le soluzioni non scaturiscono dall’astuzia politica o dalla negoziazione diplomatica, su questa crisi occorre avere uno sguardo di fede.
Solo la frequentazione assidua di Nostro Signore e della Madonna permetterà di conservare, tra tutti i sacerdoti e i fedeli legati alla Tradizione, quella unità di vedute che procura la fede soprannaturale. È così che faremo blocco in questo periodo di grande confusione.
Pregando per la Chiesa, per la consacrazione della Russia, come ha chiesto la Santa Vergine a Fatima, e per il trionfo del Suo Cuore Immacolato, noi ci eleviamo al di sopra delle nostre aspirazioni troppo umane,
superiamo i nostri timori troppo naturali. È solo a questa altezza che potremo veramente servire la Chiesa, col compimento del dovere di stato affidato ad ognuno di noi.
Menzingen, 28 novembre 2011
Fonte: DICI
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con incrollabile e perseverante Fede egli affida le sue intenzioni al Signore Gesù e alla Madonna perchè l'Opera di risanamento della Chiesa appartiene a loro e non alle strategie umane. Come vedete, Fellay crede con tutto il cuore alla veridicità e alla serietà, nonchè alla provenienza CELESTE del messaggio di Fatima, alla urgenza di esaudire le richieste della SS.ma Vergine risalenti a un secolo fa...ma il Papa, beh...credo non sia convinto, come i suoi predecessori, di dare il dovuto credito a tali moniti e richieste di Gesù e Maria Ss.ma (v. il suo scetticismo, da cardinale, circa la natura "psichica" delle visioni di suor Lucia e di tutti gli avvisi da lei ricevuti dalla Madonna in persona).

Anonimo ha detto...

con incrollabile e perseverante Fede egli affida le sue intenzioni al Signore Gesù e alla Madonna perchè l'Opera di risanamento della Chiesa appartiene a loro e non alle strategie umane. Come vedete, Fellay crede con tutto il cuore alla veridicità e alla serietà, nonchè alla provenienza CELESTE del messaggio di Fatima, alla urgenza di esaudire le richieste della SS.ma Vergine risalenti a un secolo fa...ma il Papa, beh...credo non sia convinto, come i suoi predecessori, di dare il dovuto credito a tali moniti e richieste di Gesù e Maria Ss.ma (v. il suo scetticismo, da cardinale, circa la natura "psichica" delle visioni di suor Lucia e di tutti gli avvisi da lei ricevuti dalla Madonna in persona)

Credo e spero che la valutazione decisiva di Fellay, terrà conto anche di tanti altri fattori.

Lo stesso don Schmidberger, suo diretto stretto collaboratore ne è ben consapevole e, se ha parlato nei termini in cui ha parlato, vuol dire che le porte sono aperte.

Tutto ci sarà chiaro tra pochi giorni

Un vicino attraverso il mare ha detto...

Fratelli,

Preghiamo, soprattutto, che la volontà di Dio sarà fatta.