Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 16 dicembre 2016

Col “perdono all’aborto”, El Papa autorizza la persecuzione dei medici obiettori

“Aborto, il perdono del Papa”, titola il Corriere. Ma che dico? Tutte le prime pagine dei giornali, tutte le aperture dei radio-giornali e delle tv sono per lui ed esultano con lui a grandi strilli: El Papa che ha depenalizzato l’aborto. Perché così l’hanno voluta intendere i media. “Il via libera all’aborto facile: tanto poi basta una bella confessione e tutto è a posto”. Lo ha tolto dai “valori non negoziabili”. Adesso, è negoziabile.

Ora, vi dico subito quale sarà l’effetto di questo ennesimo atto di infinita miserikordia, malvagia e furbissima, di El Bergoglio: la persecuzione dei medici obiettori. Corre già da mesi sui media una campagna strisciante contro di loro. Una campagna che si è valsa di falsità mediatiche evidenti, come quando a ottobre i giornali e tv strillarono che una donna era morta a Catania perché il medico si era rifiutato di estrarle il feto perché obiettore: “Finchè è vivo non faccio niente”, avrebbe detto ….Solo che l’indagine ha mostrato la completa infondatezza di questa circostanza. Pura invenzione di un gruppuscolo abortista e radicale locale.

Pura propaganda di regime. Del regime di totalitarismo della dissoluzione in cui viviamo, e che ha fretta di disconoscere il diritto delle coscienze che si rifiutano di uccidere: come? L’aborto è legale, e loro disobbediscono a una “legge dello Stato” rifiutandosi di praticarlo. Già insinuano apertamente: non obiettano per motivi morali, ma “per fare carriera”, per qualche motivo abietto, che “lo Stato” dovrà pur scoprire e smascherare – frugando in quelle coscienze, per vedere cosa nascondono. La coscienza non è più inviolabile e insindacabile.

Da oggi, il totalitarismo avrà un’arma decisiva contro questi medici: Ma come osate? In nome di quale “morale” volete sottrarvi al dovere verso lo Stato? Il Papa ha sdoganato l’aborto, lo ha “spostato nello scaffale più basso”, e voi invece vi intestardite? Lui ha miserikordia e voi no! Non sarete mica tradizionalisti, conservatori! Trumpiani, magari! Lasciatevi frugare nella coscienza. Obbedite alla legge dello Stato, altrimenti – licenziati dal servizio sanitario nazionale. Niente più stipendio.

Naturalmente, è umano, molti cederanno. Non ci sarà che un piccolo gruppo che non potrà più “né vendere né comprare” perché non ha il marchio della Bestia. Non facciano conto sulla miserikordia di El Papa: non l’ha usata per gli ottocento Francescani dell’Immacolata, non l’ha usata per padre Manelli – a proposito: persino la giustizia civile lo ha assolto dalle calunnie che gli hanno sparato addosso gli ecclesiastici avversari, come mai non viene reintegrato nei suoi diritti divini e sacerdotali? – non ha alcuna misericordia coi preti che i suoi vescovi progressisti disincardinano e lasciano privi di ogni sussistenza. Questa è la misericordia di El Papa.

Peraltro, a spese di queste anime mediche, Bergoglio ha attuato una mossa astuta, da quel consumato demagogo sovversivo che è, volto a rafforzare il suo potere rivoluzionario: i media sono tutti con lui contro i “conservatori”, contro “i legalisti che pongono condizioni alla misericordia” – in chiaro, nella guerra che scatena contro i quattro cardinali che gli hanno chiesto di chiarire i passi dubbi della sua pseudo-enciclica Amoris Laetitia, con un sì o un no, e non avendo avuto risposta, hanno reso pubblico il loro dissenso. Con un certo coraggio, dal momento che El Papa è vendicativo, ed usa i poteri che ha dentro al Chiesa gerarchica come un dittatore staliniano: “senza alcun limite legale”. Come quei dittatori , pensa che siccome il diritto “mette limiti alla misericordia”, ha abolito il diritto nella Chiesa: chi è perseguitato non ha più una istanza cui appellarsi per avere giustizia, per provare la sua innocenza.

Per la Scaraffia, con questa degradazione dell’aborto da gravissimo peccato ad infrazione, “la Chiesa smette di essere una agenzia dispensatrice di norme e diventa una madre che accoglie i peccatori reduci da tante sofferenze”.

Come se la Chiesa dei duemila anni precedenti non avesse mai accolto i peccatori. La Chiesa dispensatrice di norme ha convertito miliardi di esseri umani al Cristo, ha generato decine di milioni di anime sante. La Chiesa “tutta misericordia” di Bergoglio toglie diritti, si allea al totalitarismo per perseguitare i medici che hanno una coscienza. Confermando la sua riduzione a strumento dello stato totalitario globale in fieri.

20 commenti:

Pietro C. ha detto...

https://traditioliturgica.blogspot.it/2016/12/il-vangelo-e-lantievangelo.html

Grazie per l'attenzione.

E.P. ha detto...

Ahinoi, ce ne dovremo ricordare molte, molte volte, con tutti i futuri pontefici.

Japhet ha detto...

Ebbene, voi sapete quante persone sulla terra non conoscono ancora il Signore Iddio, non conoscono l'Immacolata e, di conseguenza, talvolta si chiedono persino il perché della loro esistenza. Essi non possiedono la felicità, soprattutto nelle difficoltà della vita e nelle sofferenze. Non sanno che il fine dell'uomo e' Dio e che ogni realtà di questo mondo è solo un mezzo per raggiungere Dio nell'eternità, in paradiso. Non sanno che la Mediatrice di tutte le grazie, la madre spirituale di tutti gli uomini e' Maria Immacolata: che ricorrendo a lei, amando lei si avvicinano a Dio nel modo più facile e più rapido.
( San Massimiliano Maria Kolbe). Ave Maria

Anonimo ha detto...

Francamente mi sembra un Blondet incattivito questo. Il papa non ha "sdoganato" l'aborto, ha solo dato facolta' di assoluzione ai preti, punto. Come gia' accade per peccati gridano vendetta al cospetto di Dio come l'omicidio e la frode della giusta mercede agli operai. E non mi pare che nessun papa sia stato accusato di sdoganare entrambi questi peccati per questo. Non vedo perche' l'aborto debba essere considerato una specie di "superpeccato", per quanto grave sia, rispetto a questi altri. Se poi i media ne approfittano per falsificare la realta' e disotrcere il significato di questo gesto, non vedo perché mai Blondet debba seguirli su questo terreno.

Anonimo ha detto...

http://www.rossoporpora.org/rubriche/italia/650-era-galantino-giu-il-sipario.html

rafminimi ha detto...

Non vedo perche' l'aborto debba essere considerato una specie di "superpeccato", per quanto grave sia, rispetto a questi altri.
L'omicidio e la frode della giusta mercede agli operai, pur essendo peccati che gridano vendetta (cioè tali che DIO potrebbe NON ASPETTARE L'ALTRA VITA PER PUNIRLI, questo significa "gridare vendetta") non sono MAI stati sanzionati di scomunica. Perché l'aborto sì? Per un motivo che alla Chiesa era ben chiaro e così anche alla coscienza dei Cattolici.
Perché è l'unico peccato che NON si limita a danneggiare il corpo della vittima, ma che fa cadere per lo meno un grosso punto interrogativo anche sul destino eterno dell'anima della vittima. Perché essere uccisi prima del battesimo IMPEDISCE che la vittima abbia la visione beatifica. In altre parole perché impedisce di giungere in Paradiso. Se non si crede al limbo, l'aborto è solo un omicidio come gli altri e l'impegno pro-life è simile alla Casa costruita sulla sabbia di cui parla Nostro Signore.

https://www.facebook.com/groups/149086181946346/

https://it.groups.yahoo.com/neo/groups/il18dicembre/info

Anonimo ha detto...

>Anonimo 17 dicembre 2016 07:29: Il pontificato di Bergoglio si denota per la fortissima impostazione ideologica progressista completamente omologata con la sua controparte laica tutto ciò in perfetta sintonia con i potenti mezzi di informazione appartenenti agli stessi Poteri. Come nel caso del famoso "chi sono io per giudicare" o della affettuosa e concorde corrispondenza con Scalfari è chiaro e innegabile che l'effetto finale voluto e MAI smentito è proprio quello indicato da Blondet. Senza dimenticare che fin dagli inizi Bergoglio ha perentoriamente sentenziato che di principi non negoziabili si era già parlato fin troppo e sono state costanti le prese di distanza dai vari movimento cattolici per la vita e la famiglia mentre contemporaneamente Bergoglio ha apertamente manifestato caloroso apprezzamento e sostegno per il loro impegno ai leader abortisti come Pannella e Bonino o a quel mondo politico cattolico che ha promulgato le unioni civili e le nozze omo.
Miles

Anonimo ha detto...

La foto è significativa, ben più di quella con il naso rosso.
Guardiamola ed interroghiamoci sulla considerazione che egli ha del proprio ruolo.

Anonimo ha detto...

A anonimo delle 10.30.la foto del papa con la tiara di preservativi è chiaramente falsa, è una foto creata ad arte: si vede che la mano che indossa il cappello è femminile, con tanto di unghie laccate rosso e braccialetto.
a MIC: perchè rovinare un bel articolo con fotografie false che sviliscono il tutto?

nonna

mic ha detto...

nonna,
la foto non è falsa. Dove vede le unghie laccate?
http://traditioninaction.org/RevolutionPhotos/A665-Tiara.htm

Maria Guarini ha detto...

Stop ai troll che a valanga riprendono il discorso della Tiara tanto scherzosamente quanto inopportinamente donata e indossata se non ricordo male nel corso di una udienza ai circensi.
Se volete intervenire, tornate sull'argomento dell'articolo, per favore.
La foto è di cattivo gusto ma pertinente, tanto quanto è grave, oltre che di cattivo gusto, tutto quanto ha a che fare con la dissacrazione del ruolo perseguita fin dal primo istante...

Anonimo ha detto...

non è di cattivo gusto, è falsa..

mic ha detto...

E allora guardate meglio qui. dove la foto è più chiara ed inequivocabile, e stop.
http://www.antasonlus.org/un-naso-rosso-per-papa-francesco/

Silente ha detto...

Ad Anonimo delle 7:29. La posizione del Papa sull'aborto va letta in uno con le altre su sodomia e adulterio: una gravissima minimizzazione di un peccato tra i più mostruosi, perché colpisce non solo una vita, ma una vita totalmente innocente. Consentire a un prete qualsiasi, e non più solo a un vescovo o a un altro prelato autorizzato, l'assoluzione, significa esattamente questo: minimizzare il peccato, relativizzarlo (così come fatto con l'adulterio), renderlo condonabile al più basso livello possibile della gerarchia, quasi che fosse un lieve peccato veniale. Se non addirittura negarne la natura di peccato. Ed è miserabile da un punto di vista etico, e ridicolo da un punto di vista logico, paragonare l'aborto al "non pagare la giusta mercede agli operai", quasi si volesse inglobare la famigerata e rovinosa legge 300 (il cosiddetto "Statuto dei Lavoratori") nel Catechismo.
Il problema vero è che l'attuale pontefice non crede nell'esistenza del peccato, come non crede nell'esistenza dei Sacramenti: lo dimostrano i suoi documenti, come l'Amoris Laetitia. O meglio, sì, qualche peccato per lui esiste ancora, come non fare la raccolta differenziata o minacciare l'esistenza dei girini, come dichiarato nella pittoresca, ma pericolosissima Laudato sì.
Tempi molto tristi.

Anonimo ha detto...

L'intervento dell'anonimo 7:29 fa rabbrividire. Per la gravità di quanto detto, e per la velenosa mellifluità.

mic ha detto...

Scusate devo tornare sul primo post di "nonna" del quale mi era sfuggito il termine "preservativi". Ma chi lo dice? Non sono forse palloncini, peraltro esibiti in un contesto di clown, come si deduce dalla cronaca di cui al secondo link?

E.P. ha detto...

Il commento delle 7:29 di stamattina ha tutta la faccia di un normalista: «Il papa non ha "sdoganato" l'aborto, ha solo dato facolta' di assoluzione ai preti, punto».

Ahinoi, sebbene l'apostolo Paolo raccomandi di annunciare il Vangelo opportune et importune, egli stesso sapeva bene che per catturare l'attenzione degli interlocutori deve parlare in modo ad essi comprensibile (cfr. il suo discorso all'Areopago). Del resto sapeva bene che Nostro Signore si esprimeva in parabole per farsi capire, adoperando con dimestichezza terminologia agricola, vinicola, edile, ecc.

È ovvio che - come all'Areopago - molti non intendono ascoltare. Ma questo non autorizza a parlare senza tener minimamente conto degli interlocutori: sarebbe un «dare le perle ai porci».

Il problema di papa Francesco è che quando parla è più gesuita dilettante Bergoglio che un sobrio Pontefice di santa Romana Chiesa. Pur sapendo che certi silenzi valgono più di tanti discorsi, non sa tacere - o peggio: non vuole tacere.

Per esempio: l'espressione «chi sono io per giudicare?» fu tanto inutile quanto dannosa. È rimasta come vero motto del suo pontificato. I normalisti possono dare tutte le spiegazioni che vogliono ma la frittata è stata fatta, e la lobby gay - specialmente quella in azione nei seminari, e ancor più tra i religiosi (penso ad esempio ai domenicani e ai gesuiti) - ha un ottimo punto d'appoggio su cui ribatterti: chi sei tu per giudicare? E la questione recente sull'omosessualità nei seminari è stata indebolita in partenza da quella battutaccia da gesuitico gesuitante.

E.P. ha detto...

Stessa tragedia per la questione dell'assolvere dall'aborto. Non c'era nessun motivo per dare ai parroci un simile potere. Non è misericordia, è proprio autolesionismo, scegliete voi se solo stupido o del tutto malizioso. Non è che il pentimento diventa più frequente o più sincero per il solo fatto che viene offerto in svendita.

E tutto questo avviene nel momento peggiore: proprio dopo tutti questi anni in cui ci siamo lamentati che la confessione è stata ridotta (specialmente dai preti) ad un dialoghetto imbottito di psicologismi e sdolcinature. Non ditemi che vescovi e papi non ne sapevano nulla. Se una banana va al convegno delle scimmie, cosa può ragionevolmente aspettarsi? È stato inevitabile, infatti, che i giornali titolassero compiaciuti: Abortite pure, il papa vi perdona. È quello il messaggio che passa. Non ditemi che Bergoglio era così demente da non saperlo prevedere. Un gesto inutile. Inutile e dannoso. Inutile, dannoso e che arriva nel momento sbagliato.

Ma questa cosa, voi cattolici da salotto, normalisti e dal ventre satollo, non potete comprendere. Siete troppo stupidi. Non avete mai dovuto patire nulla per avere espresso le vostre insipide idee. La vostra fede consiste nel ritwittare le foto di Beroglio, cliccare su "condividi" e "like", ed ecco che la vostra coscienza si sente sazia come il vostro ventre. Non vi siete mai fatti nemici dei pretastri per aver detto che l'omosessualità - ed anche la tendenza omosessuale - sono ostacoli seri alla vita sacerdotale. Non vi siete mai fatti urlare contro per aver detto che l'aborto è il comodo omicidio di un bambino innocente e a spese dello Stato, cioè di noialtri contribuenti.

Pietro e i suoi successori possono sbagliare, e di grosso, e fare danni incalcolabili perché il Magistero "non infallibile" non è lo strumento con cui dare aria all'ugola e uscire ogni giorno nei notiziari.

Un errore madornale dei cristiani "cyberteologici" dalla pancia piena è credere che di questi tempi il Papa debba parlare e per di più debba essere automaticamente ascoltato come l'oracolo di Delfi. Nella vostra idiozia non vi rendete conto che voi siete i primissimi a dimenticare il giorno dopo ciò che il Papa ha detto il giorno prima.

Il Papa è il custode del deposito della fede, e invece si comporta come se ne fosse il fabbricante (contrapponendo misericordia e giustizia, regalando la pezza d'appoggio per i divorziati risposati, ecc.): voi che avete nel cervello solo segatura, di fronte a tali ambiguità, anziché insorgere e reclamare che il pastore sia pastore piuttosto che mercenario, scegliete la vostra interpretazione di comodo - da tifosi ultrà - e pretendete di dettar legge, perfettamente ipocriti come i farisei che collezionarono una vasta quantità di divini insulti e reprimende.

Silente ha detto...

Totalmente e incondizionatamente d'accordo con Esistenzialmente Periferico qui sopra. Ottimo intervento, sotto ogni punto di vista, anche di buona scrittura.

marius ha detto...

Ottimo articolo:
quando ci vuole ci vuole!