Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 18 marzo 2018

Linee guida crescono da una periferia all'altra, i 'Dubia' sempre più ignorati.

Segnalazioni dei lettori.

Linee guida in ordine sparso. Dov'è più l'unità e l'universalità de La Catholica

Anche in Italia la confusione regna sovrana. Dopo le proposte dei vescovi di Campania e Sicilia, altre «buone idee» (sic!) per applicare il capitolo VIII della Amoris Laetitia, annunciate da Avvenire, da parte dei Vescovi dell'Emilia-Romagna e Piemonte. Pronti anche la Lombardia e il Triveneto. Ed ora riceviamo la seguente segnalazione:

Le scrivo per segnalare alla Sua cortese attenzione le linee guida per l’applicazione del Cap. VIII della AL per la Diocesi di Como, risalente al 14 febbraio scorso ma apparentemente passata sotto i radar di vaticanisti e media cattolici. Se da una parte questo è spiegabile per la perifericità della nostra diocesi, dall’altra va rilevato come quest'ultimo documento sia particolarmente indicativo delle derive più estreme (ma del tutto logiche) alle quali la dibattuta Esortazione conduce. Infatti, la “Nota Pastorale” del Vescovo Oscar Cantoni giunge corredata di un “Approfondimento di Teologia Morale”, a firma del (a)moralista don Angelo Riva, che non indugia nel tracciare le “due vie” che partono dall'Amoris Laetitia, la prima (paradossalmente) volta a disfarsi del tanto invocato discernimento, la seconda mirata a riconoscere che gli atti adulterini della nuova unionenon sono peccati, sono atti buoni della vita coniugale” (p. 23). Vita coniugale della quale già si prefigurano registri, cerimonie e benedizioni (pp. 20-21). Insomma, una ricostruzione che sancisce la fine del matrimonio unico e indissolubile, nonché della dottrina degli atti intrinsecamente malvagi. Lascio ulteriori giudizi e approfondimenti a chi avrà la voglia (e lo stomaco) di affrontare questo surreale vagabondare di un presule ebbro di falsa misericordia.
cliccare sull'immagine per ingrandire

Il link al sito curato dall' "Ufficio per la pastorale della famiglia della Diocesi di Como”; il 4º documento è quello a cui ho fatto riferimento: https://famigliechiesacomo.wordpress.com

16 commenti:

Anonimo ha detto...

"Non esistono fatti ma solo interpretazioni".
Dovrebbero fare immediatamente Nietzsche dottore della Chiesa!

Anonimo ha detto...


Que l'adultère, la bigamie, l'homosexualité soient désormais reconnus comme licites et même estimables par les plus hautes autorités ecclésiastiques, au point d'autoriser la profanation des sacrements, est tout simplement la preuve que Satan, par une mystérieuse permission divine, a pris en main le gouvernement de l'Église.

Que doivent faire, dans ces circonstances éprouvantes, pour ne pas dire épouvantables, les vrais disciples de Jésus-Christ ? Rester attachés à la doctrine et à la pratique catholique de toujours, au besoin jusqu'au martyre. Pour un catholique fidèle la croix n'a jamais été un vain mot.

Anonimo ha detto...

Inesorabilmente, la Rivoluzione dopo aver fatto strage dei suoi avversari divora uno dopo l'altro TUTTI i suoi figli.....

Anonimo ha detto...

Impariano da loro:

La resistenza anti-luterana di Suor Caritas Pirckheimer

https://www.corrispondenzaromana.it/la-resistenza-anti-luterana-suor-caritas-pirckheimer/

".... I membri del Consiglio annunciarono l’intenzione di sottrarre le suore dal servizio spirituale di sacerdoti papisti, sostituendoli con pastori di nuova generazione tedesca: «Da questo giorno noi siamo state private della confessione, della comunione e di tutti i sacramenti persino in pericolo di morte». <

L’Abbadessa e le sue figlie furono costrette ad accettare i predicatori del Consiglio cittadino, ma rifiutarono i confessori, preferendo così privarsi dei Sacramenti piuttosto che cedere agli errori. Di fronte al Consiglio stesso Madre Caritas dichiarò: «Il Consiglio ricorderà certamente che noi gli abbiamo sempre obbedito nelle cose temporali, ma in ciò che tocca le nostre anime noi non obbediremo che alla nostra coscienza».....

le preziose memorie delle Clarisse di Norimberga fanno ben intendere i sistemi coercitivi e violenti dei luterani, e la risposta delle spose di Cristo, qui impressa per sempre, è quella dei santi: «La Chiesa è stata governata fino ad ora dallo Spirito Santo, secondo le promesse del Cristo. Niente ci separerà da essa. Noi soffriremo ciò che piacerà a Dio di mandarci, è meglio soffrire a causa del male che consentire a fare del male». (Cristina Siccardi)"

Anna

Anonimo ha detto...

Ricordiamo anche la resistenza anti-anglicana di tanti martiri inglesi.

Anonimo ha detto...

Vita coniugale della quale già si prefigurano registri, cerimonie e benedizioni (pp. 20-21.
Registri forse no, ma *" cerimonie e benedizioni"* riguardanti lo scambio di fedi tra divorziati, sono fatti frequenti, sin dall'indomani dell'introduzione del divorzio.
Tant'è vero che, almeno dagli anni '80, se ne parla apertamente nei seminari. Lo si faceva, al tempo, per stigmatizzare tale malcostume e per SCONSIGLIARE i futuri preti di prestarvici. Si prendeva e si dava atto che il fenomeno esisteva. Nel 1996, sulle pagine della Rivista della Madonna dell'Arco (rivista organo del celebre Santuario campano, santuario gestito dai Domenicani) il padre Direttore riferì di una esperienza che gli era capitata. La figlia di suoi amici di famiglia, contraeva matrimonio civile con un divorziato. La mamma della sposina, gli chiese se poteva essere lui a benedire lo scambio delle fedi tra i due nubendi. Lui si rifiutò. Andò a questo "matrimonio" in veste di invitato. Poté così vedere che gli sposi, un prete che aveva fatto ciò lui non aveva voluto, lo avevano trovato. Morale? Si chiedeva e lo scriveva sulla rivista se avesse fatto bene. Aveva visto andare in fumo tutte le belle parole con cui aveva spiegato i perché del suo rifiuto. Pertanto aveva fatto la figura del "fondamentalista" ed era convinto che i rapporti con tali amici ne avrebbero risentito.

Franco ha detto...

Mi chiedo se un matrimonio civile con un diverziato possa essere festeggiato in veste di invitato, con regalo, felicitazioni e auguri, non dico da un sacerdote, ma da un semplice laico osservante. Se si tratta di un peccato mortale per cui almeno un tempo era prevista la scomunica c'è poco o nulla di cui fare rallegramenti. Certo rimane il problema del raffreddamento o delle fine del rapporto di amicizia con gli "sposi".Peggio ancora se si tratta da parenti. Passare per fondamentalisti è una croce da sopportare?

Felice ha detto...

tempo fa sono stato invitato ad un "matrimonio" del genere e non ci sono andato. Ho spiegato i miei motivi e sono stato capito. Anche in seguito ho mantenuto senza problemi il rapporto di amicizia con queste persone.

marius ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
marius ha detto...

@ i dubia sempre più ignorati (dal titolo)

i dubia sono sempre più ignorati evidentemente perché, dopo gli iniziali proclami altisonanti ed enfatici, sono gli esimi autori dei medesimi ad aver gettato la spugna, senza aver neppure informato il gregge, che su di essi faceva affidamento, sui motivi della loro incomprensibile desistenza.

Si trattava di fare ad alta voce una solenne riaffermazione della verità cattolica sulla morale.
Questa era la cosa giusta da fare e che non è stata fatta. Ora ne stiamo pagando le conseguenze.

Ora assistiamo allo sfacelo, sta proliferando il tradimento, che si estende a macchia d'olio.
I Vescovi attendisti, quelli che magari per uno scrupolo di un rimasuglio di cattolicesimo esitavano a fare outing per primi, a poco a poco si accodano all'andazzo che si afferma sempre più sulla scorta del consenso implicito della Sede più alta.

Così il gregge è disperso, molti, sempre più, sono scandalizzati, traggono sconsiderate conclusioni personali emotive ed estreme sulla Chiesa e sul Papato orientandosi verso istintivi indirizzi sedevacantisti.

Suvvia, pastori !!! Cardinali vestiti di rosso! Dormite?
Che ne è del vostro gregge, quello che il Maestro vi ha affidato?
Col vostro pastorale radunatelo ed indicategli la retta via!

Come? ancora nessuno di voi si muove?
Eh già... che sbadato... dimenticavo:
voi siete vaticansecondisti: a voi cosa interessa del Regno Sociale di NSGC?

Anonimo ha detto...

Il "cattolicesimo" moderno fra esorcisti-guru, veggenti più o meno presunti, messaggi più o meno pappagalleschi, papolatri, cardinalolatri o episcopolatri si assomiglia sempre più ad una religione oracolare, lontana le mille miglia dalla Religione di Gesù Cristo (rivelata semel pro semper) con il Magistero bimillenario della Chiesa.
Almeno sull'oracolo delfico hanno composto capolavori della letteratura!
Giuliano Zoroddu su Fb

Anonimo ha detto...

inutile piangere sul latte versato. Per Amoris Laetitia e relative interpretazioni di rottura è accaduto esattamente come per tutte le precedenti novità eterodosse: a parte le parole, nessuno ha agito e ora ci teniamo la comunione agli adulteri assieme a tutto il resto. Inutile fare affidamento su chi non ha corretto gli errori passati: non correggerà nemmeno i presenti e i futuri. L'alternativa è il reale tradizionalismo, non può essere il conservatorismo conciliare (che troverà sempre meno da conservare)

Anonimo ha detto...

Or anche coloro che potevano, e tuttora potrebbero, chiedere al papa chiarimenti: tacciono! Il rosso vermiglio de’ cardinali, testimonianza della disposizione al martirio s’è sbiadito nell’accomodamento e nell’indifferenza intimidita! “Or che ogni altra eco s’è spenta…” resta soltanto la insopprimibile voce del laico, a Cristo semper fidelis!

Anonimo ha detto...

I Dubia sono stati abbandonati dagli stessi autori, non vedo perchè
se ne dovrebbero preoccupare le corti episcopali o i cicisbei dell'usurpatore sudamericano.

Anonimo ha detto...


" L'alternativa è il reale tradizionalismo, non può essere il conservatorismo conciliare (che troverà sempre meno da conservare)".

On ne saurait mieux dire. Reste à préciser ce qu'est le "reale tradizionalismo" (et ce qu'il n'est pas) et où il se trouve.

Anonimo ha detto...

il reale tradizionalismo è nella FSSPX, lontana sia dal modernismo che dal sedevacantismo. E che per volontà della Provvidenza ora amministra tutti i sacramenti lecitamente, senza però sottostare ai diktat modernisti