Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 4 marzo 2018

Piccolo resoconto sul Rosario per l'Italia

L'appello alla preghiera per le elezioni del 4 marzo è stato visualizzato su questo sito più di 11.000 volte da poco meno di 7.000 visitatori; a questi numeri vanno aggiunti quelli dei siti che hanno ripubblicato il volantino sulle proprie pagine, con decine di migliaia di visualizzazioni aggiuntive; inoltre l'appello è stato condiviso anche per posta elettronica, su varie reti sociali e per passaparola. In assenza di un registro, non abbiamo riscontri diretti su quanti abbiano effettivamente aderito, ma si potrebbe fare una stima prudente nell'ordine di grandezza della decina di migliaia. Ringraziamo tutti coloro che si sono adoperati per questo risultato. Sappiamo inoltre che ci sono state altre iniziative indipendenti e la Beata Maria Vergine, che non fa distinzioni tra gli organizzatori, ha certamente prestato ascolto a tutti.
Nel momento in cui questo resoconto viene scritto le urne sono appena state chiuse e si è in attesa dei risultati. Comunque vadano le cose, è evidente che sarà necessario
pregare sempre più intensamente per la nostra Patria; non dimenticando, tra le intenzioni, l'unità di intenti dei pochi parlamentari a cui stanno a cuore i valori cattolici.
Per il futuro ci auguriamo che tutte le realtà italiane che diffondono e sostengono l'importantissima devozione del Santo Rosario possano coordinarsi insieme per raggiungere numeri ancora più rilevanti e creare una vera comunità nazionale che preghi all'unisono.
Sia Lodato Gesù Cristo.
rosarioperlitalia.net - contatto@rosarioperlitalia.net

88 commenti:

mic ha detto...

Se saranno confermati i primi exit-poll, il mov. 5Stelle si conferma il primo partito e il centrodestra la prima coalizione. Il risultato peggiore sarebbe quello del PD e del centrosinistra. Ma la notte è lunga...
A domani i risultati dei singoli partiti e dei rapporti di forza parlamentari che si delineeranno.
Sursum corda!

Catholicus ha detto...

Ringraziamo la Beata Vergine Maria, Madre di NSGC e Madre nostra, sperando non si delinei un'alleanza PD M5S, il che ci farebbe passare dalla padella nella brace, per così dire. Cerchiamo di proseguire con il S. Rosario quotidiano, mettendo sempre nelle intenzioni il benessere della mostra amata patria, sia spirituale che sociale, politico. Laudetur Jesus Christus, Viva Maria SS.ma !

tralcio ha detto...

Se ce lo lasceranno fare torneremo a votare.
C'è la possibilità di un M5S+PD... Ci vuole molto pelo sullo stomaco, ma i lupi non mancano.

irina ha detto...

Questa frammentazione, a mio parere , è dovuta al naufragio dei cattolici ed al fatto che partiti come Fratelli di Italia e Lega hanno intercettato il malessere dei cattolici in zona Cesarini. Si è parlato di identità ma, ormai,l'identità dei cattolici neanche più gli stessi cattolici sanno quale sia la loro.Ognuno è andato per i pascoli che il mondo e la chiesa aperta indicava a lui. Complimenti al magistero aggiornato.

Francesco Patruno su Fb ha detto...

Una considerazione sul voto

Il PdF (partito della famiglia) pare si assesti poco meno dell'1%.
Non c'è più il voto cattolico?
In parte sì, è così, ed in parte no.
In parte sì, perché i cattolici in politica sono stati condannati all'insignificanza, ma questo a causa sia dei "pastori" sia degli stessi politici cattolici che non hanno incarnato in alcun modo i valori cattolici. Non dimentichiamo che le leggi contro i valori cattolici sono state votate tutte da "cattolici".
Gli stessi sedicenti "pastori" hanno preferito spalleggiare forze non cattoliche, facendo tenere addirittura comizi in chiese e luoghi di culto.
Dicevo in parte no. Beh .... Il programma del PdF era molto limitato, limitato solo alla famiglia ed alla questione "vita". Ma non sono solo questi gli orizzonti da considerare. Ci sono oggi anche altre problematiche da affiancare tipo l'immigrazione, la sicurezza, ecc. Su questi temi, Adinolfi aveva dichiarato di pensarla come Bergy. E per me questo è stato un grave vulnus.
Per cui, vista la limitatezza dell'orizzonte considerato dal PdF, era inevitabile che i cattolici votassero quegli schieramenti che si avvicinassero alla condivisione di quei valori, ma che avevano anche un orizzonte più ampio.
L'errore di Adinolfi è stato non aver voluto piazzare i suoi all'interno del Cdx ed aver puntato all'idea di "nè di destra nè di sinistra". Insomma, un'idea di orgoglio e superbia, che si è rivelata fallace e che ha avuto per conseguenza quella di eliminare del tutto i cattolici dall'orizzonte politico. Potevano entrare molti cattolici, ma Adinolfi non ha voluto. Ecco il risultato.
Senza contare che si è poggiato su una gerarchia screditata. Se già Bergy non riesce a riempire le piazze, figuriamoci se gli italiani vanno ancora dietro ai loro sedicenti pastori ..... . Questo è stato l'altro errore di Adinolfi.
Ora cosa ci attende? Penso che si prospetti un’alleanza M5S + PD + LeU, che sarebbe il peggio che possa capitare .... . Questo è il mio forte timore.
Grazie Adinolfi per averci regalato quest’opzione per la tua scelta di orgoglio e superbia, che non ti ha premiato, ma che ha avuto per risultato quello di sottrarre voti al cdx ed alla possibilità che cattolici entrassero in Parlamento. L’idea di un “partito cattolico” non esiste più dai tempi della DC! Volerlo rifondare è una follia. L’unica strada è innervare lo schieramento più vicino ai valori cattolici posizionando al suo interno dei cattolici seri ed impegnati. Questa sarebbe stata la grande idea vincente. Ma la miopia politica e la superbia non hanno fatto tenere ben presente questo obiettivo. Forse no, non è stata miopia: ricordo che Adinolfi è stato un renziano. Forse ha creato quel movimento proprio per scompigliare un po’ il voto a destra, sottraendo voti a quello schieramento, disperdendolo. Mi spiace per l’Avv. Amato che si è prestato a questo giochino renziano.
Io, comunque, che avevo intuito qualcosa, non ho votato il PdF. Ho votato Salvini. Non era l’optimum. Alcuni aspetti lasciano a desiderare. Ma almeno era quello più prossimo a certi valori. Alternative concrete non ce n’erano.

Anonimo ha detto...


Se i dati verranno confermanti, il risultato delle elezioni è negativo

Una coalizione di centrosinistra avrebbe la maggioranza, sembra, difficile pensare che non la facciano. Giusta l'analisi sui gravi errori di chi ha voluto il c.d. Partito della Famiglia.
A mio avviso, un'emanazione della Curia, nel pretto stile "democristiano" del tempo che fu (ma che non passa mai di moda, a quanto pare).
Z.

Anonimo ha detto...

A questo punto ci vorrebbe un miracolo. Non mi pare che i risultati siano rassicuranti. Alla fine gli scrupoli cattolici hanno fatto si che si votassero partiti che non potevano avere numeri per governare. Oltretutto questi voti inutili andranno divisi per tutti i partiti rimasti in gara, così magari uno che ha votato popolo della famiglia si vedrà regalato il voto alla Bonino o al PD o al Berlusca e così anche per Forza Nuova. Era dunque meglio per questi non votare. La coscienza sarà a posto, ma l'Italia è in balia dei 5 stelle, quelli che hanno votato in unanimità il testamento biologico, quelli che vogliono togliere la messa della notte di Natalenei Palazzi governativi, quelli che cambiano idea ogni 15 minuti. Bene, ora attendiamo i 3 giorni di buio, perchè umanamente si è cercato di fare il possibile, non ci resta che sperare nell'impossibile.

irina ha detto...

Non voglio riferirmi larvatamente ad un partito dei cattolici, no. Quello che manca è l'essere umano cattolico. Ne esistono vari tipi, conditi in salse diverse secondo i gusti e la biografia di ognuno. Il cattolico non c'è più, o meglio è merce rara che gli amatori vanno a scovare dove e come possono. La Chiesa è stata scientemente trasformata in un museo, in sala riunioni, punto vendite, non abbiamo un'autorità che guidi ma, la sua contraffazione l'autoritarismo, che va a rimorchio del mondo. Lontani mille miglia dalla Verità, con la bocca piena di giochi di prestigio lessicali.BASTA. Purtroppo la Chiesa insegna anche quando sbaglia (Radaelli). Evitiamo di essere come i cardinali che, nei fatti, hanno dimostrato di essere, in massima parte, della stesa pasta di chi hanno eletto.
Ma questo discorso non riguarda solo l'Italietta, riguarda tutta l'Europa, tutto il mondo. L'autorevolezza è stata persa da mo'. Quindi stiano attenti, i femminelli, benchè al passo dei tempi, non salveranno la chiesa. Né i ladri, né i mentitori, né la somma di tutti i vizi capitali, cioè il demonio, la salverà.

Raffaele Vargetto ha detto...

Una proposta: come nei giorni trascorsi del 25 febbraio u.s., del 2, 3, 4 marzo, ci sono state iniziative di preghiera da parte di gruppi o singoli per l'Italia, in vista delle elezioni politiche; così, si continui a pregare, possibilmente il Rosario intero, ogni fine settimana, ognuno da casa sua, unendosi in comunione spirituale con gli altri. L'Italia ha bisogno di preghiera continua.

Anonimo ha detto...


Sperare nell'impossibile, spes contra spem, unica soluzione? "Estote parati", ma a cosa?

Propongo di vedere le cose da un altro punto di vista. Cominciando con il porci questa domanda: abbiamo fatto veramente il possibile, umanamente? Che va precisata in questo
senso, per ciò che riguarda il punto essenziale, rappresentato dalla crisi della Chiesa, alla base di tutto il resto: abbiamo fatto umanamente tutto il possibile per combattere la crisi della Chiesa, attaccandola alla radice? Secondo me no (vedi latitanza della famosa Correctio Doctrinalis, difesa ad oltranza del Vaticano II, mitizzazione di Ratzinger, etc.). Forse proprio per questo il Signore continua a "guardarci in silenzio" e ci lascia andare alla deriva, in balìa dei nostri compromessi.
E siamo preparati sul piano anche solo umano a quello che si prospetta sempre di più, ossia ad un aumento inarrestabile dell'anarchia, della corruzione dei costumi, dell'invasione afro-musulmana, della crisi economica, con l'ombra che si allunga sull'orizzonte di incipienti disordini civili e " guerre asimmetriche", come quella endemica di Siria, per dire?
PP

tralcio ha detto...

Non esagererei nell'autoflagellazione: i voti "dispersi", effettivamente rivelatisi inutili, sono talmente pochi che non avrebbero mutato il quadro. Il quadro dice che il M5S ha stravinto al centro-sud e per quanto questo voto possa risultare indigesto, esso esprime il grido di intere regioni che non sanno più a quale santo votarsi e scelgono chi i santi non li vuole.
Il M5S è un partito "moralistico-eticistico" e al tempo stesso "amorale": la forza consegnatagli dai numeri ne fa pietra d'inciampo per qualunque soluzione. E' l'Italia.
Le elezioni le hanno perse i partiti dei poteri-forti e dell'inciucio pro-EU: PD e FI.
Se il M5S è l'espressione dei maneggi sovranazionali, l'Italia è più nei guai che mai.
Viceversa, se nei 5S ci sarà un minimo di orgoglio nazionale, qualche soluzione ci sarebbe.
Beninteso: il cattolicesimo è politicamente evaporato e per una nazione dove più del 20-25% è tuttora "praticante" e la CEI non fa che parlar di politica, il dato è devastante.


Anonimo ha detto...

cosa impressionante dei grillini è che, a parte la riduzione dei costi della politica, non hanno molto altro da dire. Non hanno idee, non hanno una visione, non hanno nulla da proporre. Sanno dire dei “no”, ma nessun “sì”. Lo si è visto a Roma con Virginia Raggi, a Torino con Chiara Appendino e ha ragione da vendere Marcello Veneziani quando scrive che tutto ciò è molto pericoloso. Se sei vuoto, sarà qualcun altro a riempirti o sarai tu stesso a colmare quel vuoto inseguendo le mode e il mainstream.

"grillini sono utili per la protesta, inutili sui contenuti, dannosi al governo. E per due ragioni.
La prima, grossa come una casa, è la loro incapacità, il loro saper dire solo no, denunciare ma senza avere la più vaga idea di cosa sia amministrare o addirittura governare un paese. I casi di Roma e Torino lo confermano.
Ma c’è un altro rischio che passa inosservato. È un’insidia peggiore che già s’intravede nel prodigioso trasformismo di Giggino Di Maio. Quando si rimangia tutto quel che ha detto fino al giorno prima, quando accorre a rassicurare mercati, omini de panza, industriali ed eurocrati, dimostra una sola cosa: che quando si approda alla politica non provenendo da alcuna convinzione, da alcuna identità, da alcuna storia ed esperienza, non c’è nessuna idea, nessun passato, nessuna coerenza da difendere.
E dunque si è pronti a tutto, si è capaci di tutto, si è disponibili a tutto. Si può passare da antieuro ad eurospinti. Uno come Di Maio non ha difficoltà a diventare lo steward dei poteri forti, non deve ritrattare niente, ha già la divisa del personale di bordo.

Proviene da un movimento in cui l’unica identità era un generico, totale No, con tanta rabbia. È evidente che quando si va al potere non si può restare ancorati al No universale; ma non avendo espresso in passato preferenze, modelli, avendo anzi negato ogni precedente persino da elettore, uno come lui può un domani attaccare l’asino dove vuole il padrone.
Temo che gli ambienti che contano e che invitano Di Maio a parlare nei loro consessi, abbiano fatto esattamente questo calcolo e perciò considerino in caso di mancato inciucio per mancanza di numeri, anche il percorso alternativo a 5 Stelle...."

Anonimo ha detto...

È la scelta di Tajani ha finito di affossare Berlusconi. La gente non ne può più dell'europeismo asfittico che penalizza l'Italia sotto tutti i fronti...

Vescovi Cattolici Cercasi ha detto...

Popolo senza guide cerca urgentemente pastori ispirati da Dio, per affrontare i problemi personali e comunitari, materiali e morali, del nostro tempo.

Si profila, pur nelle difficoltà (come in Germania), una grosse koalition all'italiana: gli sconfitti uscenti, i vincitori entranti, la donna col turbante, l'europeista moderato, e il gruppetto di centristi, ahinoi possono attrarre consensi più ampi della coalizione formalmente vincitrice.

Dio ce ne scampi.
Continuiamo perciò a pregare il Rosario per l'Italia.
Ringrazio mic per aver permesso di pregare insieme alla sua voce.

Vescovi Cattolici Cercasi ha detto...

Per quelli che "i grillini non hanno proposte":

https://www.youtube.com/watch?v=YYLvSeOpdJY
Intervento al Senato, del 25/2/2016, in cui si propongono "matrimoni" a prescindere dal numero e dal sesso, matrimoni multipli, poliamore e altre cose che non voglio nemmeno descrivere.

Anonimo ha detto...

"purchè nel rispetto dell’alternanza di genere."
L'ho letto ieri nel tabellone del " come si vota" e l'ho trovato semplicemente ridicolo , al passo con questi tempi ridicoli : non poter indicare chi a me sembra piu' capace (magari sbagliando) ma obbligato a scegliere un maschio e una femmina nel tempo del gender !

Anonimo ha detto...

Ci sono oggi anche altre problematiche da affiancare tipo l'immigrazione, la sicurezza, ecc. Su questi temi, Adinolfi aveva dichiarato di pensarla come Bergy. E per me questo è stato un grave vulnus.

Leggo spesso questa cosa e francamente non la capisco: il PDF ha spesso parlato contro l'immigrazionismo. Silvana de Mari scrisse persino che favorire l'invasione di "giovani adulti in età militare" è delinquenziale.

Comunque, a giochi fatti, si è reso chiaro l'errore del PDF di correre da solo, e non c'è molto più da discutere. Peraltro, i numeri che ha raggiunto sono talmente bassi da non aver necessariamente danneggiato un gran che i candidati del CNDF (tralcio osserva che questo è anche vero sul risultato generale, c'è da vedere gli uninominali uno per uno); è necessario aspettare i dati definitivi, con l'elenco degli eletti, ma intanto vedo che Iadicicco a Roma è sotto la Bonino di circa 8 punti percentuali, e Adinolfi ha preso lo 0.5%, quindi il flop è stato doppio e senza che nessuno pestasse i piedi all'altro.

Se poi il PDF non è andato neanche vicino alla soglia del 3%, mi vien da dire che se si fosse presentato in coalizione avrebbe potuto raggiungere quella dell'1%, in quanto molti cattolici non sarebbero stati messi sotto pressione per scegliere gli uni o gli altri.

Sono d'accordo con chi critica l'atteggiamento troppo "curiale" del PDF (p.es. Salvini e Meloni invece, quando c'è da prendere una posizione critica contro qualche vescovo, e lo stesso Francesco, parlano chiaro).

Quanto all'esito delle elezioni... è tutto da vedere, ma poteva andare _molto_ peggio, per esempio l'inciucio Berlusconi - Renzi, che avrebbe oltretutto tranquillizzato molti cattolici da salotto, se pur non progressisti. Come dice LNBQ, intanto esce a pezzi la linea politica della CEI e di Francesco.

Quanto al M5S, sono veramente pericolosi, in quanto giacobini. Tuttavia, sono anche notevolmente incapaci. Io spero di non vederli mai al governo, ma probabilmente - pur facendoci pagare un caro prezzo - se ci andassero si demolirebbero da soli in poco tempo.

Una proposta: come nei giorni trascorsi del 25 febbraio u.s., del 2, 3, 4 marzo, ci sono state iniziative di preghiera da parte di gruppi o singoli per l'Italia, in vista delle elezioni politiche; così, si continui a pregare, possibilmente il Rosario intero, ogni fine settimana, ognuno da casa sua, unendosi in comunione spirituale con gli altri. L'Italia ha bisogno di preghiera continua.

Assolutamente giusto e infatti è stato scritto nel piccolo resoconto.

Ovviamente nessuno ci impedisce di rilanciare una nuova iniziativa con date fissate - direi però di attendere un attimo per vari motivi:

1. non ci sono date di riferimento chiare, si potrebbe p.es. vedere quando inizieranno le consultazioni, le elezioni delle presidenze delle camere, eccetera;

2. oltre al passaparola, si potrebbe tentare anche un coordinamento diretto con altre realtà - oppure magari qualcuno si attiva per conto proprio prima di noi, e allora io rilancerei invece di proporre date diverse. Dobbiamo cercare di serrare i ranghi.

Nel frattempo l'idea di Raffaele Vargetto, che propone la preghiera periodica da casa, mi pare buona e si potrebbe formalizzare in un nuovo breve appello. Sento anche le altre persone con cui sono in contatto via email.

Fate sapere che ne pensate.

PS Una cosa che sarebbe necessario fare è cambiare il nome del sito, per via della sovrapposizione con rosarioperlitalia.it - mea culpa, avendo fatto la registrazione troppo in fretta, ma eravamo arrivati veramente in zona Cesarini.

Nell'ottica di cercare un'aggregazione con altri, mi chiedo se non abbia senso qualcosa tipo reterosarioperlitalia.it

Anonimo ha detto...

I grillini sono "derivati" del comunismo e dei poteri forti.

mic ha detto...

Fabrizio Giudici,
dobbiamo dire grazie a te per come ti sei efficacemente attivato e hai organizzato il tutto.
Per il resto OK su tutta la linea.

mic ha detto...

Leggete e continuiamo a pregare senza posa...

...
I Cinque Stelle lo faranno appena il PD sarà de-Renzizzato. Insomma avremo l’inciucio fra Di Maio e Gentiloni? Con la Bonino a capo che tanto tranquillizzerà i poteri euro-cratici, a garantire che nessuna liberazione italiana dalla “prigione dei popoli” avvenga.

Del resto il metodo di governo furbastro è una specialità di Grillo-Casaleggio e Di Maio. Appena un anno fa, Casaleggio jr., al parlamento europeo, ha tentato di portare il movimento dentro il gruppo ALDE Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa, il gruppo parlamentare formato dall’alleanza del Partito Democratico Europeo, centrista e co-presieduto peraltro dall’ex sindaco di Roma Francesco Rutelli. Hanno fatto parte del gruppo ALDE al Parlamento Europeo i membri del Partito Democratico eletti con la Margherita e i Radicali (dal 2004 al 2009) e l’Italia dei Valori (dal 2004 al 2014). Il PD è uscito dall’ALDE nel 2009, per confluire nell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici. Casaleggio voleva distanziarsi dall’UKIP di Farage, con cui faceva gruppo: segnale importante della normalizzazione europeista del movimento, e il suo transito verso i …. Rotschild. Fingendo furbastramente di restare il partito “rivoluzionario”.

Invece lo sviluppo rivoluzionario sarebbe un’alleanza del Movimento 5 Stelle con Salvini – avendo l’elettorato dato una maggioranza oltre il 50% alle formazioni “populiste” e sovraniste (o credute tali, come i M5S), comunque anti-sistema. Di Maio e i suoi referenti non lo faranno, mancano di coraggio e lucidità, vogliono farsi accettare “In Europa”, tranquillizzare l’ambasciatore USA (A cui hanno fatto promesse) .

A questi Di Maio tentati dall’inciucio a sinistra, con Bonino premier, dedichiamo un commento a caldo di Borgognone: “Chi governa in nome dell’Unione Europea crolla, si suicida, come il PASOK in Grecia – Temo che il M5S possa essere una ripetizione di Syriza”.

Tanto più che, significa non capire che l’UE è il passato che non passa, con la Merkel ormai a capo di un governo LGBT vecchio e risaputo, mentre Trump – sia pure come un camionista ubriaco, unilateralista anche contro il suo governo – sta facendo a pezzi l’epoca della globalizzazione senza dazi, a cui la Germania deve il suo mostruoso surplus. Aderire al merkelismo furbesco oggi, significa solo disordine e disordine.

https://www.maurizioblondet.it/litalia-detto-no-allinciucio-inciucio-avra/

Anonimo ha detto...

http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/13315401/giorgia-meloni-mattarella-incarico-matteo-salvini.html

Anonimo ha detto...

I siciliani da servi dei padrini a servi dei padroni....

Anonimo ha detto...


"Ieri sono andato a votare alle 22.30 in una scuola di Milano in via Piccinni. Nel seggio mi ha colpito vedere il Crocifisso dell'aula nel cestino della spazzatura. Ho chiesto il motivo e mi hanno detto che un rappresentante di lista ne aveva chiesto la rimozione, la cosa mi ha provocato un gran dolore misto ad impotenza, ecco credo che tutti i cristiani che hanno votato PD o M5s abbiano contribuito a mettere quel Crocifisso nella spazzatura."
(Piero Sarubbi su Fb)

Catholicus ha detto...

"credo che tutti i cristiani che hanno votato PD o M5s abbiano contribuito a mettere quel Crocifisso nella spazzatura.": poveri infelici, questi del PD o del M5S, poiché non sanno che così facendo nella spazzatura ci finiranno loro, un giorno, quando dovranno render conto del loro operato a cristo Giudice. Non si vive in eterno, qui su questa terra, e credenti o non credenti, tutti dovremo presentarci al suo cospetto, un giorno. Non li invidio.

Anonimo ha detto...

E' bastato un (1) rappresentante di lista si opponesse alla presenza del Crocifisso ( che gli ha permesso , gli piaccia o meno , di nascere libero in un paese cristiano libero ) perche' tutti ( ripeto tutti) gli altri si accodassero ai suoi desiderata in piena e totale indifferenza !?! L'avvenimento descritto mi rimanda all'immagine del Preziosissimo Sangue di Gesu'... sprecato... .

irina ha detto...

Ho votato Forza Nuova. Non ho potuto fare altrimenti, anche se partito non chic, il suo programma è il più coerente; a fronte di Fiore chiacchierato abbiamo un esercito di chiacchierati a cui si è andati e si va a fare la riverenza. Manca l'identità cattolica, pronti ad accompagnarci con questo e quello perchè, dall'alto del rigore del nostro pensiero, della nostra ferrea volontà, possiamo accompagnarci con chiunque, alla fine ci troviamo con tutti i vizi di questo e di quello.
Un vecchio sacerdote mi raccontò di aver trovato, nel giro delle benedizioni natalizie, una famiglia cattolica, anche buddista, che felice di accoglierlo, lo introdusse in una stanza, con statua del Buddha e relativo altare. Noi "l'altarino de mi' madre" l'abbiamo smembrato, come facciamo ora con i bambini veri non nati, e buttato nella discarica, come il Crocifisso nella spazzatura di cui sopra.Che importa? Non è che gli altri sono brutti e cattivi, siamo noi che non crediamo più e siamo contestualmente diventati cxglxxnx. Se uno sta all'erta nessuno può occupargli la casa.Allora la prossima volta, se qualcuno trova un Crocifisso nella spazzatura, per favore, lo raccolga e se lo porti a casa, non lo lasci tra gli scarti dei senza Dio. Credo che sia più grave averlo lasciato lì, che avercelo buttato. Identità cattolica, dove sei?

mic ha detto...

Ho appena ascoltato con stupore e indignazione il discorso di Renzi che, con grande faccia di bronzo, parla delle dimissioni conseguenti alla dura e netta sconfitta, ma in realtà getta una sfida e rilancia con dura e machiavellica determinazione. Mi aspetto e spero, però, reazioni adeguate, se non dai suoi, soprattutto dalle forze di centrodestra, che dovranno giocarsela fina...

irina ha detto...

http://www.byoblu.com/post/video-dal-web/tsunami-cinque-stelle-maio-juncker-guido-crosetto

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Anonimo ha detto...

Non molla per niente: ha in mente qualcosa.

Anonimo ha detto...

E' un uomo privo di dignità!
Matteo RENZI: "Non mi dimetto, non abbandono la nave"

Per la terza volta in un anno e mezzo è costretto a sventolare le dimissioni. Ma, come nelle altre occasioni, prima di andarsene avvelena i pozzi. Fissa condizioni. Pretende di dare le carte. Si vendica. Matteo Renzi lascia la guida del Pd, ma, dice, solo dopo l’insediamento del Parlamento e dopo la formazione del governo. Quindi, qualsiasi esecutivo nascerà, i democratici non ci saranno: no al M5s, no alla Lega. E non lascia subito nemmeno la segreteria del partito: niente traghettatori, niente “caminetti”, ripete più volte, ma direttamente il congresso. Quindi posticiperà le dimissioni, come già era avvenuto lo scorso anno dopo la sconfitta al referendum costituzionale. Una presa di posizione che provoca già le prime scosse dentro al partito, come prevedibile. “La decisione di Renzi di dimettersi e contemporaneamente rinviare la data delle dimissioni non è comprensibile. Serve solo a prendere ancora tempo”

Aloisius ha detto...

Io ho votato la Meloni, non mi sembra incoerente sui valori cristiani, anche gli altri membri del partito, a meno che non mi sia perso qualcosa.
La vedo tosta e battagliera, corretta, di lunga esperienza politica e mi sembra anche onesta, ovviamente vedremo come si comporterà/nno.

Chiacchierata dipende per cosa.
Asia Argento le fece una foto in un ristorante, beffeggiandola su Faceb. per la sua "schiena lardosa", perltro dopo la gravidenza, oltre ad altri epiteti offensivi.
Se il livello dei rimproveri è questo non c'è da preoccuparsi...
Purtroppo nei partiti confluisce tanta gente e spesso deludono quando iniziano ad avere qualche responsabilià. Vedremo.

Sul Crocifisso nel cesto dei rifiuti, invece, condivido con Irina:
"Credo che sia più grave averlo lasciato lì, che avercelo buttato. Identità cattolica, dove sei?"

Chi lo ha visto doveva chiamare gli agenti di servizio e sporgere denuncia contro la persona che lo ha gettato nel cesto, facendo vedere agli agenti il crocifisso nel cesto.

L'accusa del reato di cui all'art. Art. 404 del Codice Penale:

"Offese a una confessione religiosa mediante vilipendio o danneggiamento di cose. (1)

Chiunque, in luogo destinato al culto, o in luogo pubblico o aperto al pubblico, offendendo una confessione religiosa, vilipende con espressioni ingiuriose cose che formino oggetto di culto, o siano consacrate al culto, o siano destinate necessariamente all'esercizio del culto, ovvero commette il fatto in occasione di funzioni religiose, compiute in luogo privato da un ministro del culto, è punito con la multa da euro 1.000 a euro 5.000.
Chiunque pubblicamente e intenzionalmente distrugge, disperde, deteriora, rende inservibili o imbratta cose che formino oggetto di culto o siano consacrate al culto o siano destinate necessariamente all'esercizio del culto è punito con la reclusione fino a due anni.

(1) Articolo così sostituito dall’art. 8 della L. 24 febbraio 2006, n. 85

Dobbiamo trovare il coraggio di non lasciar correre.

Sicuramente quell'"eroe della lacitià" avrebbe avuto non avrebbe rinnegato di aver compiuto questo bel gesto di libertà dall'oscurantismo religioso....



mic ha detto...

Non serve solo a prendere tempo ma a preparare i magheggi per il perdurare di un'oligarchia priva di ogni legittimità perché le indicazioni di voto vanno in tutt'altra direzione.

Anonimo ha detto...

Eh sì, certe bocche non mollano mai del tutto l'osso che stringono tra i denti.
La "grande italiana" ha avuto più visibilità TV di Renzi, portata in palmo di mano dai media: è caduta in piedi vincendo il seggio di Roma centro, cioè tra i monsignori. Chapeau!
Tutti i media hanno dipinto per settimane come "inferiori" i 5 stelle e la Lega e proprio questi hanno vinto le elezioni: i veri primi sconfitti sono i giornalisti pro-sistema.
Purtroppo anche la CEI faceva loro eco, così molti che si fidano hanno votato "in coscienza" la coalizione di centro-sinistra anche a Roma 1. Lo stesso ha fatto la Milano-centro inorridita per Salvini col rosario, proprio come la curia ambrosiana.
Renzi non molla? Primo perché ha un alleato fidato nel centro-destra e poi perché c'è tutto un mondo radicato nelle "leve di potere" del Paese (e fuori) che oggi glielo sta chiedendo.
A questi credete che gliene importi davvero del voto della gggggente? Dopo l'operazione spread del 2011 persino la "vittima" di allora si è riposizionata in buon ordine, avendo capito il gioco, gli arbitri e soprattutto i ricchi premi per chi si adegua scodinzoloso.
Se da tutto questo uscirà qualche ircocervo politicamente innaturale, il garante del sistema erede dei governi Monti e Letta potrà solo giovarne. Forte dei trappoloni già tesi a chi ingenuamente festeggia, il cattolico praticante Renzi sa aspettare sulla riva del fiume, come un vero confuciano. Nel suo partito c'è chi se ne adonta? Strano: il PD renziano si dice di sinistra, è il preferito dei curiali e dei banchieri, discetta indifferentemente di migranti, sessantotto, partigiani, antifascismo e diritti civili.
Renzi ringrazia il dottore rifiuta l'offerta (la sua) e va avanti tra pacchi d'Affari loro.
Servono caterve di rosari!

Anonimo ha detto...

A mali estremi .....mi ricordate per favore quali erano i Salmi imprecatori ?

Anonimo ha detto...

E se Salvini sorprendesse in positivo? Il ragazzo ha indubbiamente notevole fiuto politico. Sa che nel suo ruolo di leader della coalizione e premier in pectore dovrà aggiustare qualche tono e mediare trovando non facili sintesi. Di lui sicuramente apprezzabile il superamento definitivo della Lega manettara e giacobina che sventolava cappi in parlamento, così come l’aver compreso che fisco, immigrazione e collocazione in Europa sono i tre grandi temi su cui la maggior parte degli elettori esige vedere un deciso cambio di rotta. Mi auguro che abbia qualche ripensamento anche su spesa e conti pubblici perché non gli conviene bruciarsi con un’altra crisi fiscale. Anzi sarebbe tanto più forte e credibile quanto più dimostrasse di riportare Paese in crescita tenendo debito sotto controllo.
Non condivido toni catastrofisti e apocalittici e non credo neppure vada addebitata a lui la crisi decennale che ci ha ormai portati agli ultimi posti in Europa per prosperità e al mondo per crescita con un’intera generazione perduta e fortissime sacche di disagio sociale.
Luca Ronconi

Anonimo ha detto...

Quando la gente fatica a sbarcare il lunario, ma tu dici che l’Istat dice che va tutto bene; quando lo studente che sale sul treno regionale è l’unico fesso col biglietto, e scende trovandosi una stazione che farebbe paura ad Al Capone, ma tu ribatti che il legame tra immigrazione e degrado è solo «percepito»; quando i giovani sono precari fino a 47 anni, ma tu sottolinei che almeno ora abbiamo unioni civili, divorzio breve e il biotestamento; quando qualcuno inizia a perdere la pazienza, ma tu lo inviti a non essere populista; ecco quando fai tutto questo, non ti devi poi stupire se certi partiti hanno il sopravvento. Perché non sono loro ad essere contro il sistema: sei tu ad essere fuori dal mondo.
(Giuliano Guzzo)

Anonimo ha detto...

In Italia per decenni c'è stata una rivoluzione culturale di conio marxista.
Per chi dice che il comunismo è morto:

"Gramsci aveva indicato ai suoi la conquista del potere non per la via leninista della rivoluzione violenta, ma attraverso il plagio: attraverso il progressivo condizionamento degli organi di informazione, nonche delgi istituti culturali, scuole , case editrici, teatri, cinema. Gramsci aveva con straordinaria lucidità, previsto che una volta conseguito tale condizionamento, il compito di togliere di mezzo il grande ostacolo, ossia la visione cristiana della realtà, se lo sarebbero assunto spontaneamente gli stessi cristiani, i quali sarebbero gradualmente diventati atei dopo aver accettato l'analisi seducente neutra e scientifica che fa il marxismo"
(Eugenio Corti, Il cavallo rosso)

Anonimo ha detto...

Vi do un’anteprima assoluta. Il centro-sinistra è finito, bocciato dalle urne. Otto italiani su dieci non vogliono questo governo, il centrosinistra e i partiti che lo sostengono.

Sei su otto hanno votato per le opposizioni, più di due su dieci non sono andati a votare perché oltre a non volere questo governo, non si affidano nemmeno alle opposizioni.

È un risultato netto, schiacciante, già noto alla vigilia delle elezioni, che Renzi e Gentiloni non potranno negare o aggirare. I dati reali li conosceremo nelle prossime ore, ma il dato vero che già sapevamo, è così secco e prevedibile da non lasciar campo a equivoci e bugie.
Neanche i mitici brogli…
C’è il rigetto della politica, c’è il pregiudizio negativo verso chi governa, c’è il divorzio tra istituzioni e cittadini, tra governati e governanti.

Ma a questo malessere generale, a priori, condiviso da quasi tutte le democrazie europee, c’è un’insofferenza specifica per questo governo, per lo stridente contrasto tra la realtà miserella e la sua trionfalistica rappresentazione, per i temi logori e “corretti” della sinistra col suo vecchio gioco di prestigio dell’antifascismo e delle altre menate sul femminismo, l’immigrazione e l’indulgenza verso i delinquenti; c’è l’antipatia ormai diffusa per il propagandista Renzi che copre col suo incessante cicalare i lupi sordi e le gatte morte di governo e dei vertici dello Stato.

C’è insomma la conferma che si tratta di un governo di minoranza, non votato, non voluto dal popolo sovrano, imposto dalle cricche interne e internazionali.
E sarebbe assurdo pensare di tenerlo in piedi dopo il voto, diversamente denominato e sostenuto, tramite inciuci, col crisma dell’emergenza; sarebbe una beffa, un oltraggio e una violazione. Poi, tutto il resto è buio, incertezza e avventura.
Lo scopriremo solo scrutando.

Marcello Veneziani, Il Tempo 5 marzo 2018

Anonimo ha detto...

Anche Stefano Fontana pensa che se non si semina a lungo, si raccoglie molto poco.

"I cattolici cosa hanno seminato? E perché ora dovrebbero raccogliere? Chi non lavora non mangi. Se non ci sono più in politica è perché non ci sono più in tanti altri settori della vita sociale e culturale e talvolta non ci sono nemmeno nelle proprie istituzioni, quelle che magari contengono ancora nella denominazione l’aggettivo cattolico".

Aloisius ha detto...

"C’è insomma la conferma che si tratta di un governo di minoranza, non votato, non voluto dal popolo sovrano, imposto dalle cricche interne e internazionali" (Veneziani, riportato da Anonimo h. 7.39).

Ma la sinistra disprezza il "popolo sovrano", anche se finge ipocritamente di sostenerne più di altri le ragioni, di aver cura della sua formazione, della sua crescita, della sua cultura....

L'intellighentia di sinistra che si è impadronita dei mezzi di comunicazione di massa (Gramsci di Anonimo h. 7.08), lo ritiene immaturo, ignorante, indegno del diritto di voto.
Affermazioni esplicite ogni volta che quel popolo decide di votare in modo contrario alle loro direttive illuminanti.

Mi riferisco ad Augias, Botteri, Colombo, Scalfari e compagnia bella, ritengono espressamente ignoranti coloro che votano in modo contrario alle loro opinioni.

Ricordo il referendum inglese sulla brexit, molti giornalisti di sinistra dissero che certi temi non dovrebbero essere decisi dal popolo... Più disprezzo di questo!
"E' populista", cioè decide "con la pancia" e si fa abbindolare dai politici che parlano "alla pancia".

Furio Colombo, su Soros e le ONG, disse (citazione non testuale, vedi https://www.youtube.com/watch?v=4XMygi9Pq_E), 'i filantropi per fortuna esistono, c'è gente che si impegna per fare del bene contro tutti i Salvini del mondo'.
Che dire? Soros è un filantropo e Salvini (con tutti coloro che condividono) sono cattivi, da combattere, egoisti.

Ogni tanto qualcuno ha il coraggio di dire, invece, che il termine populista non è negativo.

Sul punto mi ha stupito Freccero, membro del cda della rai, esperto di mezzi di comunicazione, quando disse, in occasione delle elezioni francesi:
"Populismo è opposizione al potere, ormai dominato dalla finanza'"
Pensiero condiviso da Diego Fusaro, intellettuale neomarxista, anche se con altre premesse e pensiero diverso.

A prescindere dalle idee personali o di gruppo, penso che il problema della politica è partire dalla verità, poi ognuno può avere soluzioni divergenti.

La sinistra, invece, si basa sistematicamente sulla menzogna ideologica: su famiglia, immigrazione, islam, economia, la premessa delle scelte politiche proposte/imposte dalla sinistra è sempre menzognera.

Ed è quindi complice dei poteri forti da cui il "proletariato sfruttato" si doveva emancipare.
Del resto, è un dato di fatto che il nuovo ordine mondiale è una dittatura vestita con la maschera del progressismo di sinistra, anche se diretta da grandi capitalisti finanziari, massonici, adoratori del puro potere (e, nelle alte sfere, anche di Satana, come testimoniato da fuoriusciti della massoneria).

La sinistra, o non ha capito qual'è la vera dittatura, il vero nemico da combattere - come scritto recentemente da Socci sul suo blog - oppure, come credo, l'ha capito benissimo perchè ne è complice e alleata. O utile idiota.


Anonimo ha detto...

Il capolavoro della manipolazione è aver fatto diventare nella mente della gente i grillini partito di opposizione. Sono i migliori servi della Ue

Pierluigi Fagan su Fb ha detto...

LA LUNGA MARCIA VERSO DOVE?.
L’Italia è politicamente e storicamente un Paese pigro e tendenzialmente conservatore. Col voto di ieri, non sembra esser diventato rivoluzionario ma di volersi mettere in moto per andare da qualche altra parte che non quella in cui ristagnava. Si tratta, come spesso accade nelle transizioni, più di un no a questo che un sì a quello, un distacco. Ma tali tipi di distacco dalle condizioni di status quo, una volta iniziati diventano irreversibili. Non si tratta cioè di una “fluttuazione”, ma del gradino di una scala che ancora nessuno sa dove porti anche perché è natura di questi processi costruirsi mentre avvengono.
Le forze status quo, alla Camera, ottengono un 37%, davvero una contrazione netta e non recuperabile. Una intera classe dirigente la cui composizione va ampliata alla società civile del ceto dirigente, è stata invitata a farsi da parte definitivamente. Del resto, poiché non erano precedentemente mancati segnali inequivocabili ed è questo chiaro trend a far capire che non si tratta di una fluttuazione ma di una corposa tendenza, l’invito è diventato numericamente quadrato proprio per la mancanza di un “ravvedimento” che la classe dirigente ha dato dimostrazione di non voler o saper praticare.
Le transizioni, anche quando sono rapide, sono molto più lente di quanto si desidererebbe. In quel 50% di voti tra M5S e Lega, c’è tutto ed il suo contrario e nel tempo, la sua odierna compattezza dichiarativa è destinata a frazionarsi in diverse opzioni, toni, gradazioni, ma è indubbio che questi due cartelli hanno svolto tutto sommato bene il ruolo di veicoli per la messa in moto della transizione.
Noi tutti siamo parte di questo processo, noi siamo il processo. Dovremmo tutti, vincitori e vinti, prendere atto che ci troviamo in una nuova situazione in cui il distacco si è prodotto ormai in maniera irreversibile ed una nuova Italia è tutta da costruire. Adesso che ci siamo detti l’un l’altro che non vogliamo più stare dove stavamo, c’è da chiarirci meglio dove vogliamo andare. Ora, viene il tempo dei progetti, il momento più delicato perché se non ci saranno progetti seri, responsabili eppur coraggiosi, potremmo finire nel disordine che accompagna ogni transizione, quel disordine che alla fine invoca l’ordine purchessia poiché la società nasce proprio per intermediare al caos ed alla complessità naturale e non sopporta a lungo lo stato di disordine.
Già sappiamo che alcuni punteranno a questo esito, l’après moi le déluge che oppone la vendetta all’onta del rifiuto, il nazionicidio a cui si dedicano -in genere- i rifiutati. La classe dirigente è pur sempre un rappresentante di vari poteri, averla così sonoramente bocciata e non avere pronte della alternative, potrebbe portare i poteri all’ostruzionismo ultimo.
Dovremmo tutti sentirci convocati al tavolo del “che fare?”, capendo che il che fare è relativo a cose concrete cioè idee con la realtà dentro. Coloro che hanno inventato partiti a sei mesi dalle elezioni sono proprio coloro di cui non abbiamo più bisogno, come non abbiamo più bisogno di coloro che si sono dedicati al disprezzo dell'altro e che ora possono contare quanto popolo c'è dietro a quell'altro e dietro a se stessi, abbiamo ora urgente bisogno di un ritorno alla politica quotidiana da parte di tutti o del maggior numero o di chi ha idee e voglia di dargli corpo. Dobbiamo dare risposte a quel punto interrogativo, la polis ci ha convocati.

mic ha detto...

abbiamo ora urgente bisogno di un ritorno alla politica quotidiana da parte di tutti o del maggior numero o di chi ha idee e voglia di dargli corpo.

Discorso troppo generico e affabulatorio che si riscatta dove parla di "idee con la realtà dentro".
Ma queste quotate sono parole al vento se le idee non fanno parte di un progetto condiviso, articolato su fondamenti non solo orizzontali, da promuovere, realizzare e difendere.
Noi non siamo il processo. Siamo persone che cercano di decifrarlo e quindi di governarlo (piuttosto che subìrlo) in base ai propri obiettivi e ideali, accettando e promuovendo ciò che li favorisce e respingendo ciò che li ostacola.

Anonimo ha detto...

La religione di Casaleggio (M5stelle) era l'ambientalismo,la religione del nuovo ordine mondiale

Anonimo ha detto...

Vi do un’anteprima assoluta. Il centro-sinistra è finito, bocciato dalle urne. Otto italiani su dieci non vogliono questo governo, il centrosinistra e i partiti che lo sostengono.

Io andrei un po' più cauto, perché certi serpenti resuscitano se non gli si schiaccia la testa per bene. Ma anche se fosse veramente finito, questi si trasformano. Guardate in Francia: è abbastanza evidente che lì il Partito Socialista è finito, ma hanno tirato fuori dal cilindro En Marche. Adottano la strategia del missile a stadi multipli: magari uno stadio, dopo aver compiuto la sua parte di missione, si è compromesso in qualche modo, e allora si stacca e si lascia precipitare; però a quel punto ne subentra un secondo. E in Italia...

Il capolavoro della manipolazione è aver fatto diventare nella mente della gente i grillini partito di opposizione. Sono i migliori servi della Ue

... l'equivalente di En Marche è proprio il M5S: apparentemente anti-sistema, ma di fatto no. E oltretutto ha dimostrato la capacità di mantenere i consensi anche dopo clamorose giravolte a 180 gradi, che gli altri politici al confronto sono campioni di coerenza.

Ma anche Renzi non molla: sta studiando la possibilità di farsi la sua copia di "En Marche".

Anonimo ha detto...

" Osservare con attenzione le mosse prossime del Presidente Mattarella per “render governabile“ il Paese. Noterete qualcosa di interessante, che interessa anche detto pontificato”. Pezzo Grosso
http://www.marcotosatti.com/2018/03/06/pezzo-grosso-allabate-faria-forse-il-papa-e-contento-di-come-sono-andate-le-elezioni/

RR ha detto...

40 anni fa circa il PCI + cespugli (PSIUP) prendeva quasi il 40% dei voti. Ora, anche considerando l'astensionismo (allora votava l'85% degli aventi diritto), i compagni passati a miglior vita e qualche spostamento "al centro" con l'avanzare dell'età, ci si chiede: ma dove sono finiti quei voti, visto che PD e cespugli arrivano si e no al 22-24% ?
Sono finiti nei 5 Stelle, una finta opposizione, un sicuro partito "di sinistra", anche estrema. Infatti in 5 anni al Parlamento le uniche leggi da loro votate sono quelle proposte dal PD (cancellazione reato di clandestinità, unioni omosessualiste, cd civili, job act, eutanasia...).
Quindi non è che in Italia la sinistra non c'è più. C'è eccome, ma si ricicla, cambia per l'ennesima volta il nome.
E mentre tanta gente di "centrodestra e destra", inclusi molti cattolici, hanno paura a votare più in là della Lega (v. risultato di Fratelli d'Italia), i "centrosinistri ed i sinistri" tout court non hanno affatto paura a votare 5 Stelle. Perchè oggi lo vedono più nuovo, più appetibile e più col vento in poppa che i vecchi partiti "di sinistra" ufficiali.
Quindi, se Di Maio con al sua perfetta aria da lacchè sarà chiamato dalla Mummia a fare un governo, lo farà, chiedendo l'appoggio "esterno " (per ora) ad piddini ed altri sinistri superstiti (incluso Bonino e Boldrini). Naturalmente dopo aver dato ulteriori garanzie a the powers that be che stanno a Bruxelles, la City e Wall Street (e tutti sappiamo chi sono e come si chiamano).
Però saremo tutti contenti, perchè ancora una volta "l' uomo forte, l'uomo nero" non tornerà.
RR
PS: Irina, me too.

Anonimo ha detto...

Partita a scacchi.

Chi ha visto ieri Sorgi, Calabresi e Polito da Vespa avrà notato che i mega-direttori (ignorati dagli elettori e senza troppi lettori) erano uniti e sorridenti. Gatta ci cova.

Il M5S è tutt'altro che anti-sistema e oggi piace molto alla gente che piace.
Di Renzi tutto si può dire tranne che fosse anti-sistema. Non a tutti piace.
Idem per Berlusconi, che è sempre sotto ricatto nonché totalmente rifatto.
Il PD, partito dei d(i)ritti, oggi è il partito di Renzi, tranne una sua minoranza.
Specchio delle mie brame, chi è oggi il garante del reame?
Il Renzi alla resa dei tonti o il Di Maio con il sorriso che tranquillizza la City?
Dopo il voto nessuno ha la maggioranza per governare, dunque chi ha perso "serve".
Il PD è ancora un partito coeso o sono due partiti? Uno di Renzi e l'altro no?
Il Centrodestra essendo coalizione, è già almeno due partiti in cui Berlusconi=Renzi.
Se Salvini (+ la Meloni) molla Berlusconi, diventa minoranza rispetto al M5S.
Un esecutivo M5S-Lega avrebbe i numeri, ma è politicamente incomponibile.
Se un pezzo di PD (e il drappello LeU) si sommano al M5S potrebbero rasentare il quorum.
Se Salvini si tiene Berlusconi può assommare i renziani: anche così quorum raggiunto
Con quale programma? E con quale premier, dato che sarebbe istituzionale o tecnico?
La prima soluzione pare più sicura per continuare a manipolare l'Italia da fuori.
La seconda porrebbe Salvini sotto tutela dell'inciucio già previsto prima del voto.

Quando -forse- ritorneremo a votare, sicuramente saremo ancor meno "sovrani" di adesso.

RR ha detto...

Vedi quanto accaduto in Germania.
La Grosse Koalition è in realtà uscita sconfitta dalle urne a settembre coll'SPD sonoramente battuto ed ampiamente ridimensionato.
Ma siccome non è stato possibile mettere insieme CDU/CSU con Verdi e Liberali, e mai la Merkel si alleerebbe con i veri vincitori di settembre, cioè l'Alternative fur Deutschland (ammesso che loro volessero suicidarsi), nonostante siano ideelogicamente molto più vicini alla CDU/CSU degli altri partiti (almeno all'originarie CDU e CSU), dopo 6 mesi (!) i Tedeschi si ricuccano la culona e l'ubriacone (Martin Schultz, detto "Martini" Schultz), che aveva promesso in campagna elettorale che mai e poi mai avrebbe rifatto la Koalition. Ma si sa, i socialisti pur di stare a magna' in qualche greppia pubblica non si tirano mai indietro.

irina ha detto...

@ Rr
Ben tornata, brava. I sani contributi di tutti sono essenziali in questo momento. A buon intenditore...

irina ha detto...

http://www.huffingtonpost.it/2018/03/06/da-marco-minniti-a-laura-boldrini-da-renato-schifani-a-umberto-bossi-i-ripescati-del-proporzionale_a_23378015/

POLITICA
Da Marco Minniti a Laura Boldrini, da Renato Schifani a Umberto Bossi: i "ripescati" del proporzionale
Tra i ministri si salvano anche Franceschini, Pinotti e Fedeli. Con il listino vanno avanti anche i big di Liberi e Uguali Grasso, Bersani ed Errani

"...Tra gli altri eletti nei listini della Camera, anche i ministri Orlando e Martina - che non erano stati schierati nell'uninominale - oltre a Lucia Annibali, Fratoianni, Crosetto, Paita, Giorgetti, Pollastrini, Valentini, Gelmini, Fiano, Manlio Di Stefano, Brambilla, Alfredo Bazoli, Guerini, Bitonci, Zan, Fedriga, Rosato, Serracchiani, Pini, Giulia Sarti, Sgarbi, Fassino, Paola De Micheli, Rizzo Nervo, Cantone, Biancofiore, Bergamini, Bonafede, Speranza, Borghi, Baldelli, Morani, Saltamartini, Polverini, Giacomoni, Calabria, Rampelli, Ruocco, Baroni, Daga, Angelucci, Anzaldi, Fassina, Campana, Rotondi, Pezzopane, Sibilia, Del Basso De Caro, Cirielli, Carfagna, Migliore, Paolo Siani, Elio Vito, Francesco Boccia, Enza Bruno Bossio, Santelli, Stumpo, Daniela Cardinale, Prestigiacomo, Epifani, Giulia Grillo."

Anonimo ha detto...

paura a votare più in là della Lega (v. risultato di Fratelli d'Italia)

Su FdI ho il dubbio che il problema sia diverso. Fino a pochi mesi fa vedevo Lega e FdI complementari, con diverse basi territoriali. Ora però non posso non notare che FdI è molto deludente nel suo territorio, dove la Lega invece ha ottenuto risultati di tutto rispetto (tenendo conto del suo handicap) e inizio a ricredermi che la strategia di Salvini di penetrare anche al sud sia velleitaria. Mi chiedo se il problema di FdI non sia che, oltre alla Meloni, c'è poco. Nella Lega non c'è solo Salvini. Questo al netto di grossi dubbi in generale sulla effettiva solidità di entrambi i partiti.

E poi, scusate l'osservazione: ma se votate Forza Nuova, un partito che non arriva neanche pervenuto, be', sono voti che potevano andare a FdI. Dunque, se ci sono cattolici che "hanno paura" ad andare oltre la Lega e altri che preferiscono andare oltre FdI, allora mi confermo che il problema è di FdI...

mic ha detto...

Ognuno di noi penso faccia valutazioni diverse.
Avevo preso in considerazione l'opzione Lega proprio per neutralizzare i noti effetti Berlusconi, poi ho scelto Meloni per la maggiore sintonia con molte delle sue visuali e conseguenti programmi e nella consapevolezza del suo leale e indubitabile appoggio.

Anonimo ha detto...

Le elezioni sono terminate e già si congettura sulle future mosse di Mattarella.
A prescindere da qualsiasi altra considerazione nel merito, la cosa che ho sempre trovato alquanto divertente, è quella di voler considerare, a tutti i costi, come personalità "super partes" i vari Presidenti della repubblica; questo, quasi si trattasse di personaggi estranei all'agone politico, anziché dei soggetti che tutto debbono al loro partito di provenienza ed a quelli che li abbiano posti, appunto, nella loro posizione presidenziale.
Essi, infatti, non sono certo dei sovrani, tali per loro diritto e, quindi, in posizione del tutto estranea rispetto ai vari maneggi di fazione, giacché, in fondo, i Presidenti altro non rappresentano, se non una classe di "vecchi arnesi di sezione", messi lì, esclusivamente a seguito delle alchimie sortite dalle più svariate transazioni extraparlamentari, al cui dettame, poi, debbono necessariamente prestare una diligente osservanza.
In quest'ultimo senso, i Presidenti possono certamente essere definiti "neutrali", ma, troppo spesso, soltanto in relazione alle reali esigenze del Paese che, quasi sempre, si rivelano porsi del tutto in contrasto, rispetto agli impliciti limiti ideologici apposti alla reale sostanza del loro mandato di Capo di Stato, ad opera di quella linea precisamente dettata da quelle transazioni extraparlamentari dalle quali effettivamente dipende la relativa elezione al ruolo ...

Anonimo ha detto...

Dalle elezioni è uscita una maggioranza chiara e definita. Movimento 5 Stelle + Lega + Fratelli d'Italia.
Identica aspirazione di fondo: lotta al mostro leviatano dell'Europa;
Identica ricetta: spostare la sovranità dalla tecnocrazia europea ai popoli.
A mio avviso questo è il senso di fondo delle elezioni appena trascorse.
Qualsiasi gioco di potere che travisasse questo sentimento sarebbe l'ennesimo tradimento della volontà del popolo italiano.
Francesco Massaro su Fb

Anonimo ha detto...

Ho letto che tutti quelli che gli italiani speravano di mandare a casa e non hanno votato sono tornati a prendersi la poltrona per gli arzigogoli della legge elettorale compresa la Boldrini...

irina ha detto...

@Anonimo
11:56

"... avrà notato che i mega-direttori (ignorati dagli elettori e senza troppi lettori) erano uniti e sorridenti. Gatta ci cova..."

L'unica gatta, che ha già covato, non può essere che la corruzione di tutto l'arco costituzionale più aiutanti esterni, sparsi. Possibile. Ma per dirla con Antonio Maria Rinaldi in ogni partito c'è un sovranista doc e, spingendomi nel fantascientifico, c'è anche un cattolico doc in pectore. Quindi il sale c'è e, probabilmente, anche il lievito. Preghiamo.

Anonimo ha detto...

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/03/06/risultati-elezioni-2018-il-primo-senatore-nero-e-della-lega-eletto-toni-iwobi-bergamasco-di-origini-nigeriane/4207300/

Anonimo ha detto...

poi ho scelto Meloni

Se fossi di Roma, o di una regione centrale o meridionale, avrei votato Meloni anch'io. Ma il problema non la Meloni, né chi ha votato FdI, è chi non l'ha votato. Vedo che alla fine Iadicicco è finito 8 punti sotto la Bonino, come dicevo in questo caso il PdF non è imputabile in questo caso (*), comprendo benissimo le spinte clericali a favore della sinistra in quel collegio, ma alla fine il nostro risultato è stato assai deludente.

(*) In almeno quattro altri collegi del nord Italia LNBQ ha segnalato, invece, che il PD o il m5s hanno prevalso davvero per una manciata di voti, e in questo caso la dispersione del PdF può essere stata determinante. Ma questo è un altro problema.

Anonimo ha detto...

https://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=60226

Non c’è stato alcuno scontro tra progressisti e conservatori, tra destra e sinistra, tra culture politiche, tra idee liberali e idee sociali o addirittura socialiste. È sparito ogni riferimento al voto cattolico.
L’unico scontro è stato su fascismo e antifascismo. Per riprendere il tormentone della campagna elettorale, la Repubblica ha affidato allo psicanalista Massimo Recalcati il chiodo fisso antifascista, riassunto in un titolo che sembra scritto dalla scuola di mistica fascista: “L’immortale desiderio del fascismo”.
...
Quel che Eco e l’echeggiante Reclacati definiscono “un bisogno di catene” è piuttosto un bisogno di legami, di connessioni, di continuità e senso del limite. La libertà senza misura e senza legami finisce nel caos e nel dispotismo.

Ma ai Recalcati, come agli Eco e ai maestrini della nuova inquisizione, coloro che non si allineano a lorsignori sono posseduti dal demonio fascista, non vanno capiti né si deve dialogare con loro: vanno solo demonizzati.

Poi non meravigliatevi se le menti più deboli che bevono questi anatemi, bastonino a sangue un ragazzo “fascista” o vogliano la morte di chi, in divisa o in politica, rappresenti ai loro occhi invasati l’eterno fascismo e la sua dannazione.

Il fanatico, l’idiota criminale, porta alle estreme conseguenze quelle tesi. Così vien fuori che uccidere un fascista non è un reato; ma nel nome della libertà e della ragione, dell’antifascismo e della non-violenza…

mic ha detto...

Marchionne e la Confindustria gradiscono i pentastellati....

Anonimo ha detto...

Che dite dell'assordante silenzio della CEI e del Vaticano?

Letto su Stilum Curiae ha detto...

“Caro Tosatti, sarei prudente a “cantar vittoria” o compiacersi del risultato elettorale, come fa l’Abate Faria, se non riconosciamo quale è il vero obiettivo strategico di questo pontificato. Secondo me, come scrissi un paio di settimane fa su Stilum Curiae, è minare la credibilità ed il prestigio del Pontefice, massima Autorità morale al mondo, e conseguentemente della Chiesa di Cristo. Temo, ma so bene che susciterò disaccordi, che dovremmo modificare la nozione di vittoria/sconfitta, quando analizziamo azioni e risultati di questo pontificato. Faccio due esempi banali. Se l’8per mille crollasse, verrebbe considerata vittoria o sconfitta per il Pontificato? Se all’Angelus in Piazza San Pietro le presenze crollano del 75%, è sconfitta o vittoria del Pontificato? Con lo stesso criterio, se vincono alle elezioni partiti che son stati critici verso questo pontificato, è vittoria o sconfitta? Faccio un paradosso. Mettiamo che prossimamente governino partiti politici che vogliano rivedere i Patti Lateranensi ed i privilegi in essere della Chiesa (come volevano fare i radicali di Pannella e Bonino dal 2005, con vari ricorsi fatti a Bruxelles), al fine di “punire” il comportamento avuto, per esempio sul tema immigrazione. Sarebbe sconfitta o vittoria dell’attuale pontificato? Non voglio dare io risposte, propongo solo una riflessione, contorta certo, esattamente come lo è detto attuale pontificato… Grazie per l’ospitalità caro Tosatti. Vorrei ancora suggerire ai suoi lettori di osservare con attenzione le mosse prossime del Presidente Mattarella per “render governabile“ il Paese. Noterete qualcosa di interessante, che interessa anche detto pontificato”.
Pezzo Grosso

Anonimo ha detto...

Marchionne e la Confindustria gradiscono i pentastellati....

Ma che strano...

Che dite dell'assordante silenzio della CEI e del Vaticano?

Perché pensano ancora di ridere per ultimi: dietro alle dimissioni congelate di Renzi c'è il fatto che una quota consistente del PD è già pronta ad andare al governo con i grillini. Credo che sia questo quello che ha in mente Mattarella.

Anonimo ha detto...

Arieccoli:

www.ilgiornale.it/news/politica/elezioni-vaticano-continueremo-ad-educare-contro-paura-dei-1501768.html

Anonimo ha detto...


L'esiziale errore di quei cattolici che si sono astenuti e hanno incitato a non votare

Unito all'errore di tutti quei cattolici che hanno disperso il loro voto in uno dei c.d. "partitini". Speriamo si rendano conto dell'errore commesso e delle sue gravi conseguenze. Infatti, se anche solo una parte di chi si è astenuto fosse andata a votare per un partito del Centrodestra e se chi ha disperso il proprio voto dandolo al Partito della Famiglia o ad altri piccoli e inutili partiti, avesse votato per un partito di CD, il Centrodestra, che ha totalizzato il 37% dei voti, avrebbe sicuramente raggiunto e superato il 40%, quota considerata sufficiente per ottenere una maggioranza di governo, da solo.
Perciò, chi è causa del suo mal, pianga se stesso, prima di prendersela con i soliti noti.
L'astensionismo e la dispersione sono stati motivati con alte ragioni ideali, con i "sacri principi", qui della morale cattolica. Nobili argomenti, certamente. Per me, più modestamente, si tratta soprattutto di mancanza di comprensione, di chiusura mentale.
Se i 5 Stelle faranno l'accordo con il CSinistra, cosa probabile nonostante i reciproci odi, avranno la maggioranza necessaria per regalarci subito lo ius soli e il reato di omofobia, come aperitivo. Contenti, voi astensionisti cattolici? Forse sì, la vostra visione politica sembra non andar oltre quella del "tanto peggio tanto meglio".
PP

irina ha detto...

Copio ed incollo una parte del tutto, che è bene leggere per intero.

http://federicodezzani.altervista.org/perche-poteri-forti-vogliono-m5s-al-governo/

Perché i poteri forti vogliono M5S al governo
2 marzo 2018 da Federico Dezzani

"...Perché il giornale della borghesia “anglofila” si prodiga per sdoganare i 5 stelle, nonostante il clamoroso fallimento della giunta Raggi a Roma e di quella Appendino a Torino (che deve le sua nascita al decisivo avvallo degli Agnelli-Elkann)? Perché, spostando la domanda ad un livello superiore, l’establishment liberal lavora per portare i grillini al potere, nonostante la loro manifesta incapacità di governare?

La risposta si ricollega con quanto dicevamo in apertura: l’oligarchia atlantica ed i loro tirapiedi mirano alla destabilizzazione e all’annichilimento dell’Italia e intendono portarlo a compimento servendosi di M5S. Un ipotetico governo Di Maio non sarebbe nient’altro che la continuazione del processo iniziato con governo Monti, anzi, ne sarebbe l’epilogo. Prima i poteri “liberal” (gruppo Bilderberg e Trilaterale) indeboliscono il Paese con l’austerità di Monti, poi aumentano la dose di veleno con i governi di centrosinistra e, quando il paziente è sufficientemente indebolito, inseriscono il virus: il Movimento 5 Stelle, con il suo mix letale di incapacità e cupio dissolvi..."

mic ha detto...

una quota consistente del PD è già pronta ad andare al governo con i grillini. Credo che sia questo quello che ha in mente Mattarella.

Sarebbe l'ennesima presa in giro del volere dei cittadini, perché anche il voto ai pentastellati è un voto di rottura e di volontà di cambiamento, pur nel minestrone infido e camaleontico di cui sono in troppi a non aver tenuto conto

Anonimo ha detto...

Disgustoso:

http://m.ilmessaggero.it/primopiano/articolo-3508717.html
Family Day sabato chiama i leader a confrontarsi sulla natalità ma la Cei (Galantino) chiarisce: nessun endorsement

Anonimo ha detto...

PD-m5S un'alleanza (purtroppo) probabile
....
Certo ne andrebbe, ancora una volta, della democrazia, se si pensa che lo schieramento più votato è il centrodestra. Ne andrebbe pure della decenza, a dirla tutta, di un movimento che prima si presenta come nuovo e irriducibile, ma un minuto dopo le elezioni, molto democristianamente, «dialoga con tutti»: com’è lontano, il 2013… Quanto potrebbe durare, mai si realizzasse, uno scenario simile? E’ difficile dirlo. Ma probabilmente anche cinque anni. Difficile, infatti, immaginare la fretta grillina di ritornare al voto dopo lo storico successo elettorale di domenica (quando ricapiterà più?), magari dopo non aver realizzato nulla, suffragando lo stereotipo dell’inconcludenza che si porta appresso. Previsione sbagliata? Speriamo. Per l’Italia, soprattutto.
Giuliano Guzzo

https://giulianoguzzo.com/2018/03/06/pd-m5s-unalleanza-purtroppo-probabile/

Anonimo ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=HMBO0rLuMEU

guardate e inorridite...

irina ha detto...

http://www.byoblu.com/

Ora tante possibilità di Governo – Claudio Borghi
Pubblicato 6 marzo 2018 - 14.17 - Da Claudio Messora

mic ha detto...

E che dire di questo?

Elezioni, Vaticano
"Continueremo ad educare contro la paura dei migranti"

http://m.ilgiornale.it/news/2018/03/06/elezioni-il-vaticano-continueremo-ad-educare-contro-la-paura-dei-migra/1501768/

Oltre che di certi migranti (non di tutti ovviamente, ma sono troppi quelli che sfuggono ad ogni controllo e quelli che non si integreranno mai per incompatibilità totale) c'è da aver paura di questi che tutto sono tranne che pastori...

Rr ha detto...

Cara Irina e gli altri,
per anni ho votato un partito che era escluso dai giochi, mentre tutti gli altri magnavano a pie’ sospinto. Ma eravamo “impresentabili”.Poi finalmente il mio voto è servito per portarlo al governo, ma, tra il partito che disgraziatamente cambiava (colpa del suo segretario, una delle piu’ grosse delusioni della mia vita) ed i vari colpi di mano del Palazzo, per non Chiamarli colpi di Stato “bianchi” , tre volte su quattro il mio voto è stato buttato nel cesso ( scusate la volgarità).
Nel 2013, anche perché nevicava a Milano, non andai a votare, proprio perché era ancora inc...ta per il “golpe”di quell’anima nera di Napolitano ( la dimostrazione che Satana esiste).
Stavolta sono andata ed ho votato sec. ciò in cui credo. Pensavio anzi di votare Casa Pound, nonostante siano laicisti, perché credevo fossero piu’ vicini alla soglia, e votare Forza Nuova per la Regione (niente sbarramento), poi ho visto che, almeno nella mia circoscrizione, alla Regione non c’erano, ed allora ho votato per FN per il Parlamento e Fratelli d’Italia com preferenza per De Corato, che stimo molto e la cui carriera politica seguo da anni, per la Regione. Dove, grazie a Dio, l’ennesimo “ bello guaglione” o anche “sotto il
vestito niente” di Gori è stato asfaltato.
Il voto a Milano e’ molto significativo di come ormai “sinistra”e “destra”siano termini privi di significato: i “sciuri”e le “sciure” (vedeste che sfoggio di pellicce al mio seggio, zona semicentro da media borghesia a operai, età minima 75 anni, zero zingari, zero immigrati) hanno scelto di conservare il PD, i giovani, le classi ancora lavoratrici, la piccola borghesia, le periferie, hanno scelto Lega.
E siccome i sciuri e le sciure sono al potere, faranno di tutto per restarci. Anche alleandosi coi 5 Stelle del cameriere Di Maio, un altro
che non ha mai lavorato seriamente un giorno in vita sua ( non so neanche se abbia un titolo di studio oltre la 3’ media).

Rr

mic ha detto...

Sergio Rame
"È il momento di serrare i ranghi". È questo l'input che, secondo un retroscena pubblicato dall'agenzia Adnkronos, sarebbe arrivato arrivato nelle ultime ore da Arcore. Ieri sera Silvio Berlusconi e Matteo Salvini avrebbero condiviso la necessità politica di una coabitazione. L'obiettivo dei due leader è di blindare il centrodestra partendo proprio dal responso delle urne che lo ha legittimato come prima coalizione.

Ieri sera una nota diramata da Forza Italia sull'incontro con Salvini ha fatto sapere (in chiaro) che Berlusconi, nel complimentarsi con il leader del Carroccio, "ha confermato che con questo risultato le forze del centrodestra potranno rafforzare la coalizione che dovrà ottenere il mandato di governare l'Italia per far ripartire il nostro Paese". Salvini, dal canto suo, ha evitato qualsiasi fuga in avanti e, usando sempre il "noi" ha giocato di squadra con il Cavaliere cementando così la coalizione come sancito degli elettorali. Adesso l'obiettivo dei due leader è rafforzare la coalizione, se mai con l'appoggio dei cosiddetti responsabili, in modo da raggiungere una maggioranza assoluta che si dimostri capace di esprimere un governo stabile.

"Da qui l'idea - riferiscono all'Adnkronos fonti azzurre - a cui stanno lavorando gli emissari di Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia, di dar vita a gruppi parlamentari unici". Unendo le forze, il centrodestra diventerebbe, infatti, il primo gruppo in parlamento. E, in questo modo, Berlusconi, Salvini e Giorgia Meloni manderebbero un segnale forte e chiaro non solo al Movimento 5 Stelle ma anche al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "Il Quirinale - ragionano tra le fila del centrodestra - non potrà non tener conto dei numeri al momento della formazione del governo".

http://m.ilgiornale.it/news/2018/03/06/ipotesi-gruppi-unici-fi-lega-fdi-la-mossa-del-cav-e-di-salvini-per-bli/1501958/#/senato/emiciclo/1

Anonimo ha detto...

Sui migranti Parolin sostanzialmente dice: Educhiamo le persone a prescindere dalla realtà, elaborando "visioni positive" ...

Delirante!

Anonimo ha detto...

Mentre i politici litigano per ottenere collegi sicuri, per organizzare i prossimi inciuci, c’è gente che muore per andare a lavorare, sommosse di immigrati a Firenze e italiani sommersi dalla neve e dalle macerie. C’è da riflettere...

Anonimo ha detto...

"Il Quirinale - ragionano tra le fila del centrodestra - non potrà non tener conto dei numeri al momento della formazione del governo".
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....già, magari il Quirinale volesse tener conto dei numeri !
ecco un commento pessimista-realista in proposito:
"Come finisce la storia "gia si capisce", canterebbe De Gregori. Se e' vera l'equazione matematica, come nelle precedenti elezioni, PD e centro destra ~ uguali, PD "non" vince, ma 80% dei ministri + premier vanno al PD, sara' certamente vera l'equazione "destra ha piu seggi, ma m5s e' primo partito = premier e diversi ministri (> 50%) a m5s". Perche' ? Perche seguendo rai news dove si esprimono tutti i figuranti pilotati dal "Manovratore" (potentato delle logge europee) nessuno dice che il centro destra ha vinto, ma tutti dicono che m5s ha vinto.
Anche Mattarella, che naturalmente sta sotto il cappello del "Manovratore", ha gia fatto capire alcune cose col suo commento "non si puo non prendere atto che m5s e' la prima forza del paese". Sono indicazioni chiare che sono la voce del "Manovratore" (potentato che naturalmente controlla 80%/90% dei media). La destra non deve governare anche se ha vinto, questo e' il messaggio, sufficientemente chiaro direi."
(commento di "Spectrum")

http://www.ilgiornale.it/news/politica/elezioni-berlusconi-mandato-governo-centrodestra-1501406.html#/senato/emiciclo/1
si può non tener conto del "Manovratore" ?

Anonimo ha detto...

6 marzo 2018
@mic: c'è da aver paura di questi che tutto sono tranne che pastori
Esattamente. È ora il momento in cui dobbiamo prendere atto dell’inaudito tradimento di molti e della viltà di altri. Viglione assicura (e io confermo, da 30 anni è così) che le curie hanno invitato a votare il Partito dell’aborto, eutanasia, unione sodomitica, utero in affitto: e questi sarbbero seguaci di Nostro Signor Gesù Cristo?? È anche il caso di prendere le distanze da chi reitera la sua venerazione all’unico Concilio e a chi persiste a dare il suo ossequio al Grande Liquidatore, che tutto quanto in suo potere sta facendo per annientare (se fosse possibile) la Chiesa Cattolica Apostolica Romana.
OS

Rr ha detto...

Io comunque di Salvini e Meloni mi fido, ma fino ad un certo punto. Salvini, perché tutte le volte che la Lega poteva governare con lui a Milano città e provincia, si è sempre tirato indietro, affossando poi la candidatura di altri ( per ultima la Moratti, ma prima ancora la vedova di Gaber, di cui al momento mi sfugge il nome. Alzheimer ingravescente...).
Della Meloni, invece, non mi sono piaciute alcune cose. Innanzitutto una certa mancanza di lealtà: Non puoi prima stare con Silvio, farti ampiamenfe appoggiare e sostenere, anche finanziariament, per le tue attivita’ promozionali (convegno di Atreu, per es.) e poi, appena cade in disgrazia per cose di cui è accusato da una vita, staccartene com fare quasi inorridito e fondarti il tuo partitino, che da un lato si richiama alla Destra passata del MSI e Alleanza nazionale, ma dall’altro non vuole cercare assolutamente di allargare “a destra”, anzi.
Inoltre se da uno showman come Berlusconi non mi aspetto coerenza con una Fede cattolica, da altri come la Meloni si, quindi, per dirne una, prima ti sposi, e poi fai una figlio e, una volta incinta, dai sei mesi pre - e fino almeno un anno post-partum, ti dedichi anima e corpo a tua figlia.
Credo che al mancato raggiungimento del 40% da parte del CD abbiano contribuito da un lato un’ affluenza inferiore all’80% -ogni volta che Silvio ha vinto, l’astensionismo era sotto il 20%- dall’altro una naturale “fatica”per Silvio stesso, la presenza ingombrante dei 5 Stelle (se c’è un duopolio, è più facile arrivare a quella soglia, in tre è molto, molto più difficile, anche se il primo Silvio ci sarebbe riuscito) ed infine non essere stati ancora più aggressivi su certi temi (etica, immigrazione), E Tajani no, non si puo’ !

Anonimo ha detto...

Dopo il sostegno di Confindustria e le lodi di Eugenio Scalfari, giunti dopo il trionfo elettorale, a sua volta venuto dopo amichevoli visite al Congresso Usa e agli investitori londinesi, direi che a considerare il signor di Maio «il nuovo», o anche solo antisistema, si commetterebbe un errore clamoroso. Perché? Togliere i paraocchi e unire i puntini, please.
(Giuliano Guzzo)

Anonimo ha detto...

M5s, Meluzzi: “Dirottato il dissenso, ora governeranno coi resti del PD”

Marta Moriconi, 06/03/2018

Come scrive Fontana sul Corriere della Sera “nessun partito o coalizione ha i voti per governare in solitudine”. E ora? Quali convergenze aspettarsi. Risponde lo psichiatra Alessandro Meluzzi, che su Lo Speciale analizza la natura dei 5 Stelle non senza delle preoccupazioni.

M5s primo partito in Italia. Su twitter si dice preoccupato dottore, perché?
“Assolutamente sì, il Movimento 5 Stelle è una creazione fatta a tavolino alcuni anni fa non solo e non tanto da Grillo, ma da una potente organizzazione milanese la Casaleggio e Associati legata a lobby finanziarie molto importanti con radici in Usa. Ricordiamo che i maggiori soci sono i Sassoon legati a Roschild durante la guerra dell’oppio. Quindi qualcosa di molto potente e organizzato. La funzione pentastellata fin dall’inizio è stata quella di dirottare il dissenso degli italiani, soprattutto di quelli più diseredati come quelli del Sud, verso posizioni che potessero essere riciclate nel momento in cui le forze del sistema avrebbero avuto un un crollo. La loro funzione sarà quella di continuare a sostenere una visione globalista, immigrazionista, di dominio delle reti finanziarie nell’Europa di Merkel, Macron, Juncker”.

E’ un Pd camuffato, sta dicendo questo?
“No, è l’evoluzione di una certa visione statalista, assistenzialista, globalista, che dovrà imporre in Italia una tassa patrimoniale. E dovrà dare un reddito di cittadinanza relativo al massimo assistenzialismo del Sud. Nel mio libro, I dorostellati. Psicopolitica all’italiana dalla DC a Grillo, Ed. Marcianum Press, dicevo che sarebbero stati la nuova Dc dorotea pronta a tutto per il potere. Questa Italia spaccata in due vedrà alleati quel che rimane del Pd e i 5 Stelle. Salvini deve tenere il punto, poi però un partito nazionale capace di fare gli interessi dell’Italia produttiva potrà governare”.
https://www.lospecialegiornale.it/2018/03/06/elezioni-m5s-meluzzi-governo-pd/amp/

Anonimo ha detto...

In aggiunta al commento ore 20:52
"ci regaleranno occhiali con paraocchi e lenti rosa "?

Anonimo ha detto...


Bisogna appunto pensare ad un "partito nazionale"

Che non potrà essere un monolite, data la situazione, ma dovrà riuscire a contemperare diverse esigenze. Dovrebbe comunque recuperare l'idea dell'Italia come Nazione, unitaria anche se più aperta alle sue componenti individuali, rispetto al passato. Diciamo che questo partito appare "in embrione" nello schieramento del Centro Destra. La maggiore evoluzione in senso "nazionale" l'ha fatta la Lega di Salvini. Però in modo ancora non sufficiente, a mio modesto avviso. Abbandonata l'assurda prospettiva scissionistica, propone un federalismo (mi sembra di capire) che lascia ancora troppo spazio alle autonomie locali, che sono già molto ed anzi troppo ampie. Il vero federalismo richiede una struttura centrale agile ed efficiente su determinate materie, di importanza nazionale, appunto. Ma se si vede lo Stato sempre come un nemico, è impossibile realizzarla.
Abolire la legge Fornero sarebbe un errore, per i conti pubblici. Noi dobbiamo eliminare il deficit della spesa pubblica, se vogliamo renderci indipendenti dai mercati cioè dai Poteri Forti.

Il "partito nazionale" incontrerebbe poi l'ostilità della Chiesa cattolica attuale, questo bisogna metterlo in conto, a meno che non ci siano cambiamenti clamorosi nella Gerarchia, cosa che appare al momento assai difficile. Contro l'invasione afro-asiatica e musulmana nessun cardinale solleva "Dubia"; anzi, recentemente, dopo i fatti orrendi di Macerata, un cardinale nigeriano ha detto che noi italiani dobbiamo abituarci a vedere i neri per le nostre strade, come in altri Paesi europei e americani, perché tra i nigeriani ci sono tante persone oneste che lavorano. Lo sappiamo ma qui si tratta innanzitutto di numeri, di risorse, di spazio, e del fatto che questi sono quasi tutti musulmani (vengono, quindi, a dominare gli infedeli, come comanda il Corano, e lo si vede). Su questi essenziali particolari, il clero tace, forse per ignoranza, per ormai congeniti dilettantismo e superficialità.

Un "partito nazionale" nella situazione attuale sarebbe un fatto rivoluzionario. Verrebbe attaccato dagli elementi faziosi anche sulle piazze, dovrebbe perciò organizzarsi in modo da difendersi mediante l'uso legittimo della forza (non armata, ovviamente, nemmeno di armi improprie, ma addestrata al combattimento fisico disarmato, di tipo difensivo).
PP

Anonimo ha detto...

Non solo le lenti rosa, anche la montatura, che si porta bene ad un gay pride...

Anonimo ha detto...

Tutti abbiamo gioito per la batosta epocale della sinistra classica, della Bonino e per l'umiliazione dei sostenitori loro e dell'invasionismo.
Ma ora, credo, che dovremmo iniziare ad aprire gli occhi.
E' piuttosto difficile che il Centro-Destra possa farcela a creare un governo. Molto ma molto difficile.
Pertanto, magari con un parto lungo e sofferto, l'esito di queste elezioni sembra segnato. E Mieli ieri sera lo ha detto chiaramente.
Ed è l'inferno in Italia.
E' tempo che ci svegliamo... I sinistri non mollano mai il potere. Mai. Finché hanno un millimetro quadrato di manovra, manovrano.
Non potete certo pensare che si preoccupino della democratica volontà popolare... Queste sono barzellette per gli idioti.
Possiamo ancora sperare... Ma è tempo che ci svegliamo. In tutti i sensi.

Anonimo ha detto...

...Alle chiacchiere di Parolin, verrebbe da rispondere con una simpatica pernacchia. Oppure si potrebbe fargli notare che se oggi i vescovi venissero eletti, come un tempo, dal popolo cristiano, lui finirebbe come Bersani, Fedeli, Boldrini… ripudiati dal loro stesso popolo.
Ma forse, senza tanti discorsi, la cosa migliore è ricordare a Parolin un solo e semplice fatto, che riporto dalle colonne de Il Fatto quotidiano: “E’ bergamasco ma di origini nigeriane, responsabile immigrazione della Lega e militante del Carroccio da 25 anni. Toni Iwobi, 62 anni, è il primo senatore nero d’Italia.”. Dopo il primo senatore nero, portato in Parlamento dalla Lega, non dal Pd, noi chiediamo a Dio un miracolo: il primo papa nero, se possibile Robert Sarah. Nero, cattolico, intelligente, devoto, allergico alla politichetta dei prelati italiani. Anche sull’immigrazione non la pensa come Parolin.

Anonimo ha detto...

Bisogna fare i conti anche con questo:

"E' una realtà. Poi se i fan di giggino o giggetto ti ridono in faccia, smetteranno tutto in una volta di ridere. Il M5Stalle potrebbe dividersi in 3 M5Stalle. Ci è Giggino+il proprietario del M5S Casaleggio junior, che vogliono andare al governo a tutti i costi, ci è Grillo e il Dibba, che preferiscono l'opposizione a un accordo con PD e altri, poi ci è quel tizio al parlamento europeo, che è stato fra i creatori della piattaforma Rousseau e che è uscito dal M5Stalle, che non so cosa voglia."
(Cit. Filippo Vittorio Neri)